mercoledì 9 Ottobre 2024

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IVREA – Meng Jinghui, il grande regista del teatro cinese contemporaneo in scena

IVREA – Il 14 febbraio alle 20.30 andrà in scena al Teatro Giacosa di Ivrea Rinoceronti in amore di Liao Yimei, per la regia di Meng Jinghui, con Xiao Dingchen Mao Xuewen nella parte dei due protagonisti Malu e Mingming.

Rappresentata per la prima volta a Pechino nel 1999, è divenuta rapidamente un grande successo fra i giovani, guadagnando i palcoscenici dei più prestigiosi teatri cinesi: ha festeggiato le 1000 repliche in Cina già nel 2012, un record che testimonia come essa sia ormai divenuta un vero fenomeno culturale. La fama in patria si è accompagnata ed è stata amplificata dal successo internazionale, grazie alle tournée in Australia, America ed Europa.

I rinoceronti ritornano quest’anno in Italia per un’unica tappa ad Ivrea dopo il successo di pubblico e critica della prima tournée del 2014 che li aveva portati a Torino, Genova e Napoli. Si tratta di un interessante progetto di cooperazione internazionale che vede il Ministero della cultura cinese finanziare la tournée europea (Parigi, Ivrea e Vienna) della Beijing Young Dramatists Association nell’ambito di un ricco calendario di appuntamenti per la diffusione della cultura giovane in occasione del capodanno cinese 2017.

La tappa eporediese del prestigioso spettacolo è frutto di una proficua collaborazione fra la Città, il Teatro Giacosa e il Liceo Carlo Botta con la sua “Aula Confucio”, e si avvale del sostegno dell’Istituto Confucio dell’Università di Torino. Il sindaco di Ivrea Carlo della Pepa, il direttore del Teatro Giacosa Mario Liore  e la preside del Liceo Botta Lucia Mongiano hanno accolto con entusiasmo la proposta dell’Istituto Confucio di ospitare  lo spettacolo cinese proprio nella settimana che precede il celebre carnevale, a sottolineare il profilo internazionale della città. D’altra parte, al Liceo Carlo Botta si  insegna il cinese fin dal 2005 e i ragazzi delle quarte e delle quinte saranno impegnati nell’accoglienza della troupe cinese nell’ambito dell’attività alternanza scuola lavoro, coordinati dai docenti di lingua cinese del liceo e con il sostegno dei docenti di lingua e letteratura cinese dell’Università di Torino, Dipartimento di Studi Umanistici.

SCHEDA DELLO SPETTACOLO

Rinoceronti in amore

di Liao Yimei

regia Meng Jinghui

 

con Xiao Dingchen (Malu), Mao Xuewen (Mingming), Zhu Jinliang (Daxian e il Maestro d’amore), Qi Lin (Heizi), Zhu Hao (il manager), Wang Zixing (Spazzolino), Ding Shaoyi (Honghong), Cai Shujie (Lili)

 

Lo spettacolo è in lingua cinese con sopratitoli a cura di Barbara Leonesi

 

Sinossi

Considerata la “Bibbia dell’amore” da parte di un’intera generazione di giovani cinesi, il testo narra la vicenda di Malu, guardiano di rinoceronti, innamorato di Mingming, a sua volta innamorata di Chen Fei: il classico triangolo amoroso, debitamente condito con battute frizzanti e sagaci. Ma il testo si presta a vari livelli di lettura, e la commediola romantica cela  un’aspra critica alla moderna industria dell’intrattenimento e dei media, mentre riflette con intelligenza e sensibilità sulla mancanza di valori della società contemporanea. L’autrice Liao Yimei riprende a rovescio la simbologia di Ionesco: per lei il rinoceronte non è metafora della folla conformista ma al contrario rappresenta il diverso, colui che non riesce a inserirsi nel tessuto sociale perché non si arrende alle sue regole ma insegue con tutte le sue forze il suo ideale. La regia di Meng sottolinea la molteplicità di registri del testo – drammatico, comico, satirico – con musica, mezzi multimediali e un uso insistito del corpo e del movimento per esprimere le emozioni. Molto divertenti le lezioni del Maestro d’amore su come si conquista e si lascia il partner di turno.

 

Meng Jinghui

In Cina, basta il suo nome per garantire il tutto esaurito. Il teatro che il regista possiede e dirige a Pechino si chiama “L’alveare” a significare il fermento creativo e intellettuale di quel luogo divenuto ormai punto di riferimento a Pechino per il teatro sperimentale e d’avanguardia, con un cartellone regolarmente sold out.

Nato nel 1965 a Pechino, dopo una laurea in lettere, Meng Jinghui approda nel 1988 all’Accademia Centrale di Arte Drammatica per un master in regia teatrale. Inizia la sua carriera negli anni 90 con un’azione di rottura, che respinge l’eredità della prosa cinese tradizionale per guardare all’Occidente e alle esperienze delle avanguardie del Novecento. Le sue messinscene suscitano immediatamente scalpore per il loro carattere sconvolgente, in cui la novità formale si aggiunge e amplifica quella testuale. Nel corso degli anni ’90 il nuovo teatro sperimentale d’avanguardia guadagna un suo spazio sulle scene cinesi, e Meng Jinghui si consacra come una delle sue icone, sino al grande successo degli anni 2000, quando diviene una vera e propria star del mondo teatrale cinese e internazionale, direttore artistico del Beijing Fringe festival da lui stesso lanciato, del Wuzhen Theatre festival (comparabile per la Cina a quello che Avignone ed Edimburgo sono per l’Europa), adorato da un pubblico di giovani trentenni colletti bianchi così come dai tantissimi giovani artisti che ha lanciato e che fanno la fila per lavorare con lui.

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