lunedì 20 Gennaio 2025
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INTERVISTA AL SENATORE GABRIELE ALBERTINI (VIDEO)

 

di Alessandra Hropich scrittrice per Bibliotheka Edizioni e You Can Print (www.youcanprint.it)

Incontro con immenso piacere, per la prima volta a Roma, il Senatore Gabriele Albertini. Non un incontro in una sede istituzionale ma in una location del tutto particolare: la casa di Vittorio Sgarbi. Il Senatore, un invitato insieme a diversi altri ma resto colpita dal sorriso e dai suoi modi gentili che ha non solo con Vittorio ma con le persone presenti. Per questo, decido di intervistarlo.

Domanda: Vogliamo conoscere il Senatore Albertini, privato.
Risposta: Mi sveglio presto, faccio ginnastica e amo dedicare tempo e cura alla mia persona sin dalla mattina, che poi é l’ unico momento in cui posso farlo.

Domanda: Ci ricordiamo di Gabriele Albertini, come Sindaco di Milano, oggi la ritroviamo in Senato.
Risposta: Ora sono senatore, sono stato due volte eurodeputato. Sono membro della Commissione giustizia e Presidente della Sottocommissione Pareri.

Domanda: Cosa ancora vorrebbe realizzare come politico?
Risposta: Vorrei fare il Ministro della giustizia, avrei qualcosa da fare!

Domanda: Cosa intende esattamente con “avrei qualcosa da fare?”
Risposta: Farei la riforma della giustizia con tanto di separazione delle carriere, poi, vorrei stabilire il sorteggio per le elezioni del Consiglio superiore della Magistratura, quest’ ultima, é un’ idea del Magistrato Nordio che faccio mia. Rivedrei la normativa che concede l’ infallibilità dei Magistrati. “Nessun Magistrato può essere sottoposto a procedure disciplinari per valutazione delle prove e interpretazione delle norme” Questo significa essere non solo indipendenti ma onnipotenti ed irresponsabili.

Domanda: Senatore, la vedo molto preso dall’ argomento magistratura.
Risposta: Nel libro di Enzo Tortora dal titolo: “Le lettere a Francesca”, si legge che vi sono tre categorie di persone che non rispondono dei loro errori: i bambini, i pazzi, i magistrati. I primi due sono giustificati. Per i magistrati, non ci sono scuse.

Domanda: Cosa le ha impedito di diventare Ministro della Giustizia?
Risposta: Ministro della Giustizia, gli equilibri politici, Ministro degli Affari Regionali o Vice Ministro della Giustizia, l’ invidia e la gelosia di qualcuno. Tempo fa, ne parlai ad Andreotti, incontrato casualmente ad un evento, lui, con sguardo laser, mi disse: ” Ad un certo livello di successo, l’ importante é sopire l’ invidia dei colleghi! ” (Il Senatore risponde imitando alla perfezione la voce di Giulio Andreotti)

Domanda: Cosa la sconcerta?
Risposta: Beh, le ricordo un fatto accadutomi. A proposito dell’ esercizio abusivo delle professioni, argomento che avevo proposto e che avrebbe cambiato tantissime cose, avevo avuto successo perché era un argomento importante ma, sui giornali, avevo ricevuto solo un trafiletto insignificante. E, proprio lo stesso giorno dell’ approvazione del ddl di cui ero Relatore, avevo fatto l’ imitazione della Cancellieri, allora Ministro della Giustizia, così ero su tutti i siti, tutti a parlare di me per la mia presenza in tv. Questo significa quanta prevalenza abbia l’ apparire sull’ essere. Il ceto dirigente é quello simpatico, carino, che appare. Twitter, apparizioni tv, imitazioni, ecco, oggi si governa basandosi piuttosto su queste cose che sulle capacità.

Domanda: Senatore, può spendere due parole per il libro: “L’ onestà al potere?”
Risposta: É un libro non mio dove trova la spiegazione di come spendere grandi capitali pubblici, essendo onesti.

Domanda: Altri sogni non realizzati?
Risposta: Ero appassionato di auto veloci, io, figlio di papà, viziato, feci un corso di pilotaggio su monoposto a ruote scoperte. Il giovane Eddy Cheever che frequentava lo stesso corso, aveva 16 anni, io, 21, m’ infliggeva un secondo al giro, per stargli dietro, mi misi di traverso, feci testa coda, senza riuscire a colmare il divario, compresi che non era il mio mestiere.

Domanda: Perché non era il suo mestiere?
Risposta: Perché serve la professionalità, impegno anche se il corso mi é servito ad evitare un incidente mortale. Ma non potevo essere un fuoriclasse.

Domanda: Ok ma un sogno realizzato?
Risposta: Ero Presidente degli industriali metalmeccanici, guardo la tv e vedo un graffio nel cielo (meteorite), esprimo un desiderio: “mi piacerebbe fare qualcosa di importante per il mio paese!” Questo, prima di diventare Sindaco di Milano, mi cadde una lacrima. Credo poi di aver fatto qualcosa, come avevo immaginato. Mi piacerebbe fare il Ministro ma ora ci credo poco, data l’ eta!