RIVAROLO CANAVESE – Il prossimo 4 settembre, alle 10,30, si terrà la Cerimonia di intitolazione in onore di Maria Baudino, di una via situata in frazione Argentera.
Precisamente la prima strada dopo la Chiesa, andando in direzione Mastri.
I nipoti di Maria Baudino ringraziano il Sindaco Alberto Rostagno, e l’Amministrazione Comunale di Rivarolo Canavese per l’intitolazione della via.
Ma chi era Maria Baudino?
Da tutti chiamata “Mariet” , Maria Baudino nasce il 19 aprile 1900 a Canton Baudini, un piccolo agglomerato di case poco distante dalla frazione Argentera, nell’abitazione costruita dal padre (la “ca nova”). E’ la terzogenita della numerosa famiglia di Maria Leone, proveniente dalla frazione Mastri, e Giuseppe Baudino, contadino.
Giovanissima inizia a lavorare, come domestica presso la signora Carolina, titolare dell’Ufficio postale.
Dopo il 1945 entra a far parte della Democrazia Cristiana e svolge attività politica sia all’interno del partito sia all’interno della Coldiretti; nel 1957 fonda il gruppo “Donne Rurali” di Argentera.
Assunta alle Poste, svolge servizio amministrativo per molti anni presso l’ufficio di Argentera situato davanti alla Chiesa Parrocchiale; contemporaneamente collabora con la sorella Ida nella gestione di un negozio di merceria.
Il 2 giugno 1968 ottiene il riconoscimento di “Cavaliere del Lavoro” che gli viene consegnato dall’On. Emanuela Savio.
Fino al 1975 “Mariet” ricopre un prezioso e insostituibile ruolo quale punto di riferimento e di sostegno per tutta la comunità della frazione, comprese le vicine borgate e le cascine sparse. Grazie alle sue competenze offre, gratuitamente e a tutte le ore, la sua disponibilità verso chiunque chieda aiuto e collaborazione nell’espletamento di pratiche amministrative e pensionistiche o nella compilazione di moduli e bollettini. Garantisce anche un supporto infermieristico per le famiglie e si prodiga anche nella raccolta fondi per iniziative benefiche di ogni genere (emblematico quella per sostenere i terremotati del Friuli nel 1976).
Muore, con il compianto non solo degli argenteresi, il 4 dicembre 1986
Il percorso esistenziale di Maria Baudino è un esempio qualificante di senso civico, di spirito di servizio verso la propria comunità e di solidarietà sociale accomunabile al filone del mutuo soccorso, tipico delle comunità rurali a partire dalla fine dell’Ottocento.
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