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RIVAROLO CANAVESE – Il Sindaco Rostagno risponde al M5S sul glifosato

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RIVAROLO CANAVESE – Ed è arrivata in tempri brevissimi, la replica del Sindaco Alberto Rostagno al commento del consigliere d’opposizione Alessandro Chiapetto (Movimento 5 Stelle), sul glifosato. La riportiamo integralmente:

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“Nel leggere il comunicato stampa del gruppo comunale del Movimento 5 Stelle di Rivarolo, in riferimento alla mozione che chiedeva il divieto all’uso del diserbante chimico “Glfosato”, presentata e respinta in Consiglio Comunale venerdì scorso, sorge spontanea una domanda: il Consigliere di minoranza rivarolese conosce le regole della democrazia?

In democrazia si discute, ci si confronta e poi si vota. La mozione è uno degli strumenti della democrazia. Dopo animata discussione, in cui tutti i gruppi comunali sono intervenuti nel confronto e si sono espressi con un voto, il voler imporre le proprie ragioni a tutti i costi, dentro e fuori l’assemblea, anche dopo una votazione in cui due soli componenti del consiglio comunale hanno votato a favore della mozione, non è un atteggiamento democratico.

Il glifosato è un diserbante non selettivo, usato principalmente in agricoltura. L’assorbimento del prodotto avviene per via fogliare dalle piante in 5/6 ore e il disseccamento della vegetazione è visibile in 10/12 giorni. Il successo del glifosato in tutto il mondo è dovuto alla sua bassa pericolosità, dovuta a vari fattori, tra cui la bassa tossicità per l’uomo rispetto ad altri ebricidi e alla bassa penetrazione nel suolo, limitata ad una profondità di 20 centimetri. Il glifosato va incontro a facile degradazione in quanto facilmente attaccato e distrutto dai batteri presenti nel suolo, di conseguenza è molto limitata la probabilità che i suoi rsidui raggiungano le falde acquifere. La letteratura internazionale è ricca di studi e ricerche sul glifosato con pareri discordanti. La IARC (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) classifica la sostanza come: “probabile cancerogena”, inserendola in classe 2A, nella stessa categoria di rischio di cancerogenicità delle patatine fritte e di molti comuni alimenti. L’EFSA (massima autorità europea per la sicurezza alimentare) classifica il glifosato, dopo numerosi studi, come: “non costituisce rischio di cancerogenicità per l’uomo”.

La mozione, presentata al Consiglio Comunale di Rivarolo dal Consigliere Chiapetto,  – prosegue Rostagno – se accolta, obbligava il Sindaco ad emettere ordinanza urgente volta a vietare su tutto il territorio comunale l’utilizzo del diserbante chimico “glifosato”, sia all’interno dell’agglomerato urbano che lungo i bordi delle strade. È evidente che proibire l’uso del glifosato sarebbe l’applicazione pratica del “principio di precauzione”, in attesa che la comunità scientifica chiarisca eventuali rischi sull’utilizzo, ma non cambierebbe nulla per il benessere dei cittadini se contemporaneamente continuasse a venire utilizzato in agricoltura. Per vietarne l’uso in agricoltura, oltre ad averne le competenze, sarebbe auspicabile prima un serio e scientifico confronto con le organizzazioni di categoria e con gli esperti del settore.

La discussione in consiglio comunale ha evidenziato come sarebbe inutile vietare l’uso del diserbante nei tratti di strada di competenza comunale, permettendone l’uso invee sulle strade di competenza della Città Metropolitana di Torino, che si estendono in Rivarolo e frazioni per molti chilometri. Il nuovo Sindaco Metropolitano, Chiara Appendino, a cui ho rivolto il quesito in riferimento alla mozione sul diserbante glifosato, durante un incontro dei rappresentanti dei Sindaci delle zone omogenee, non ha espresso l’intenzione di vietarne per ora l’uso nell’ente da lei diretto.

Il principio di precauzione lo conosco molto bene, qualora vi fossero delle indicazioni scientifiche ben precise sui rischi, anche minimi, per la salute espresse dagli enti superiori, quali la Città Metropolitana, la Regione Piemonte, il Governo nazionale, la Comunità Euorpea o dalle organizzazioni sanitarie, non esiterei ad aderire, formulando il divieto.

In attesa di tale indicazioni, la mozione è stata respinta a larga maggioranza, rigettando la richiesta strumentale e demagogica del consigliere d’opposizione. La salute a Rivarolo è ben tutelata dalla mia amministrazione, senza enfasi e proclami, con attenzione e lavoro costante per il benessere di tutti i cittadini. Il buon senso nell’uso e la dose fanno la differenza. Una sostanza naturale non è per forza sicura ed una sostanza artificiale non è per forza dannosa. A chi crede di essere in grado di dirimere i dubbi della comunità scientifica internazionale, consiglio, durante le prossime vacanze estive, un bagno …d’umiltà.”

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