MUSICA – La partita della vita è un po’ come il gioco degli scacchi soprattutto quando il destino ti fa “scacco matto”. “GUIDAMI” è un brano che ognuno di noi può farsi suo.
Nel momento in cui qualcuno dei nostri cari intraprende un nuovo viaggio rimane sempre un filo astratto di legame. Una guida spirituale (grande interpretazione della modella e performer Riae) che ci aiuta, ci conforta, ci sostiene.
L’ album “Sentiero#3” racchiude tutta la maturità artistica della band alessandrina che festeggia con questo quarto lavoro, i dieci anni dal suo primo progetto discografico. Dalla produzione fatta negli studi di Riserva Sonora, sotto la guida di Paolo Valenti e Marco Mori, emergono sonorità emozionanti e testi importanti. Non sono l’ennesima rock band che ci prova, sono una realtà musicale consolidata ed affermata, al di là delle classifiche e del mainstream. Raccontano storie, ai personaggi delle loro canzoni sanno dare vita, la possente voce di Lucino rende tutto molto coinvolgente e, come un buon libro, porta ad ascoltare questo album tutto d’un fiato.
La loro storia inizia nei primi anni novanta quando, ancora ragazzini, hanno cominciato ad incontrarsi assiduamente con il sogno di suonare in una band.
Verso la metà del 2001 il sogno prende forma, persone e progetto si fondono e nascono i Roccaforte. Il nome è stato ispirato dal luogo in cui era situata la prima sala prove: “ Fortezza Rocca Civalieri ”, un casolare circondato dalle amate colline del Monferrato e così diroccato che un filo di nylon, teso tra due chiodi a cavallo di una crepa che da terra raggiungeva il soffitto, faceva da allarme per fuggire immediatamente all’esterno in caso di pericolo.
La scelta, fin da subito, è stata quella di non essere una cover band come tante altre, così hanno cominciato un lungo lavoro di ricerca per costruire uno stile originale. La creazione di brani inediti in lingua italiana, la ricerca accurata delle sonorità e la fusione dei gusti musicali di ognuno componente del gruppo sono gli ingredienti che usiano per esprimersi al meglio.
Per questo motivo la loro musica non rientra in un genere definito ma piuttosto in una forma di eclettismo in cui le influenze che vanno dal pop al progressive si fondono insieme, armonizzate in una nuova sintesi.
“Riuscire ad emozionare il pubblico e trovare persone che apprezzino la nostra musica è ciò che abbiamo sempre cercato… e che non smetteremo mai di cercare”.
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