RIVAROLO CANAVESE – L’Amministrazione dirà “no” al rinnovo dell’autorizzazione alla Centrale

RIVAROLO CANAVESE – L’Amministrazione comunale darà parere negativo alla conferenza dei servizi per il rinnovo dell’autorizzazione alla centrale a biomassa, che si terrà il prossimo 17 febbraio a Torino.

L’ha affermato il Sindaco Alberto Rostagno durante la riunione della Commissione Ambiente ed Ecologia convocata su richiesta dell’opposizione.

«Fermo restando il punto di vista tecnico i cui dati verranno valutati dal Consulente e discussi in quel frangente – ha detto Rostagno – l’amministrazione ha preso in considerazione due fattori, indipendentemente dai dati tecnici e dai parametri di legge: il rumore, dove Arpa in più riprese ha chiesto a Sipea di trovare una soluzione, e dove Sipea ha risposto di aver compiuto alcune azioni ma di fatto la situazione non è cambiata, e l’altra è il fatto che non abbia ottemperato, pur avendo anni a disposizione, all’unica condizione, ossia quella del teleriscaldamento. Continuano a dire ci siamo quasi, e iniziamo davvero a sentirci presi in giro. Quindi, aldilà dei parametri di emissioni il nostro parere sarà negativo.»

«Lo scorso 8 gennaio – ha affermato Marina Vittone, Consigliere di opposizione capogruppo di Rivarolo Sostenibile – Sipea ha chiaramente scritto alla Città Metropolitana e Comune che, in sostanza, ottemperare al teleriscaldamento provocherebbe una diminuzione di energia che causerebbe la perdita dei certificati verdi e quindi degli incentivi. È sconvolgente. Non lo sapevano prima? Quindi ci troviamo un impianto che produce solo energia e non calore. La vicenda della centrale a biomasse è parte integrante della questione Asa, e fa parte degli argomenti per cui abbiamo chiesto la costituzione di una commissione d’indagine. Chiediamo che il Comune illustri il parere negativo con queste motivazioni, che non venga rinnovata l’autorizzazione e che la centrale venga spenta.

Il primo cittadino ha rimarcato di essere dispiaciuto per l’atteggiamento accusatorio: «Non ho espresso singolarmente le motivazioni: noi diremo no, questa è la sintesi.»

Alessandro Chiapetto, Consigliere del M5s, ha dichiarato che sicuramente, all’epoca, era stata presa al balzo la scusa di Asa semplicemente per poter fare una centrale.

Durante la seduta, il Consigliere Aldo Raimondo, Riparolium, ha ripercorso le motivazioni politiche che avevano spinto le amministrazioni precedenti a compiere questa scelta: una sola centrale per il teleriscaldamento al posto di due o tre provvisorie. Scelta che invece si è rivelata essere una trappola. In disaccordo Sindaco e vice Sindaco che hanno controbattuto che “in ogni caso in corso d’opera si è perso il controllo della situazione” e che “quando c’è stata la conferenza dei servizi all’epoca, la dimensione della centrale era già chiara.”

Quindi il Comune dirà no al rinnovo dell’autorizzazione alla centrale, scelta che potrebbe sfociare in un’ulteriore contenzioso legale.

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