POLITICA – “Siamo al fianco dei ragazzi e dei docenti che oggi sono scesi in piazza a Torino, come nel resto del paese, contro l’assurda riforma della scuola targata Renzi.
Mentre gli edifici scolastici piemontesi cadono a pezzi, il Governo vuole trasformare le scuole in piccole aziende. Magari addossando ad insegnanti e dirigenti i fallimenti delle istituzioni che non sono ancora riuscite a garantire un’adeguata sicurezza.
E mentre le classi pollaio aumentano, mentre molti docenti sono ormai rassegnati ad una vita da precari ed i soldi per le scuole pubbliche mancano sempre (anche per gli interventi più urgenti), in compenso si trovano risorse per foraggiare gli istituti privati. La scuola di oggi dovrebbe essere proiettata verso il futuro, con l’introduzione di e-book e nuovi strumenti digitali. Invece la cosiddetta “buona scuola” riporta indietro le lancette del tempo di almeno un secolo.
Le grandi manifestazioni di oggi dimostrano che il mondo della scuola non si lascia incantare dalle promesse di Renzi. Inaccettabile in tal senso il silenzio assoluto della Regione Piemonte, probabilmente per meri motivi politici.”
Commenta Francesca Frediani, Consigliere regionale M5S Piemonte
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