POLITICA – ROM e RAZZISMO: UNAR APRE INCHIESTA SU SANTANCHE’, LA RUSSA E BUONANNO

POLITICA – Riceviamo e pubblichiamo. «A seguito della segnalazione al numero verde 800901010 del CONTACT CENTER UNAR è stata aperta una indagine da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri sulle gravissime affermazioni di carattere razzista rilasciate negli ultimi mesi dai deputati del Parlamento Italiano Daniela Santanche’ ed Ignazio La Russa e dal deputato del Parlamento Europeo Gianluca Buonanno.

Dichiarazioni ed incitamento all’odio etnico contro la Popolazione Rom, Sinti e Caminanti, gia al vaglio della Magistratura Ordinaria, per ripetute violazioni della Legge Mancino. Affermare che “la Cultura, il Dna ed il Genoma” di Rom, Sinti e Caminanti sia “delinquenza e furti” rimanda direttamente al periodo piu’ buio della Storia dell’Europa’, quello del Nazismo e del Fascismo.

L’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali – UNAR è collocato istituzionalmente sotto la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la delega politico istituzionale gestita direttamente dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Nominato punto di contatto nazionale alla Commissione Europea, dall’ex Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il 10 novembre 2011, per l’attuazione degli Accordi Quadro Strutturali Europei di Inclusione dei Rom, dei Sinti e dei Caminanti da lui sottoscritti insieme all’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 23 e 24 giugno 2011 nella riunione del Consiglio Europeo.

Unar ha il compito istituzionale di rimuovere le discriminazioni fondate sulla razza o sull’origine etnica come stabilito dal decreto legislativo del 9 luglio 2003, n. 215, in recepimento della direttiva comunitaria n. 2000/43/Ce. Unar ha il compito istituzionale di monitorare l’effettiva implementazione della Strategia Nazionale di Inclusione dei Rom, dei Sinti e dei Caminanti, varata dal Consiglio dei Ministri il 28 febbraio 2012, in tutte le Regioni ed i Comuni.

A seguito di abusi di ufficio e violazioni, del decreto legislativo del 9 luglio 2003 e della Strategia Nazionale di Inclusione dei Rom, dei Sinti e dei Caminanti, il direttore di Unar Marco de Giorgi ed il Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi sono stati oggetto di una denuncia/querela raccolta dalla Procura della Repubblica – Tribunale di Roma alla fine del settembre 2014.

In Italia è emergenza razzismo: la Commissione Europea Giustizia ha lanciato l’allarme dal luglio 2014 emanando un Bando per favorire una Comunicazione contro il Razzismo anti Rom e promuovere gemellaggi tra Regioni e Comuni. Il bando chiedeva esplicitamente il coinvolgimento di Unar come Punto di Contatto Nazionale. Matteo Renzi ed Unar hanno ignorato il bando e la richiesta di coinvolgimento protocollata al Segretario Generale della Presidenza del Consiglio Mauro Bonaretti da Marcello Zuinisi legale rappresentante dell’Associazione Nazione Rom.

Ad oggi, in Italia, gli “schemi di governance” della Strategia Nazionale di Inclusione dei Rom, dei Sinti e dei Caminanti continuano ad essere violati da parte di Regioni e Comuni con Unar in complice silenzio. I Fondi Sociali Europei di inclusione continuano ad essere affidati nelle mani di Cooperative, Associazioni, Fondazioni come successo recentemente a Torino. Cinque milioni di euro, destinati all’inclusione delle famiglie di Via Lungo Stura Lazio, sono letteralmente spariti, le famiglie non hanno ricevuto una casa e sono state recentemente sgomberate dalle proprie baracche.

Gli “schemi di governance” della Strategia di Inclusione prevedono che Rom, Sinti e Caminanti siedano in Tavoli Istituzionali con Regioni, Comuni e Prefetture e decidano le politiche da adottare su casa, lavoro, scuola e sanità, decidano sull’uso del denaro pubblico. Questa governance è ad oggi negata e calpestata nelle Amministrazi Regionali e Locali di tutta Italia. Nel frattempo, politici italiani razzisti continuano ad accusare “gli zingari di essere ladri”.

Associazione Nazione Rom ha inoltrato una lettera alla Commissione Europea Giustizia ed al Commissario Vera Jourova’ chiedendo l’apertura di un’indagine sullo stato Italiano, sul Governo, sulle Regioni ed i Comuni per violazione degli Accordi Quadro Strutturali Europei e violazione della direttiva antidiscriminazioni razziali 2000/43/Ce.»