POLITICA – “Era un ironico gioco, con il quale ci si faceva burla di alcune figure istituzionali e senza offendere il sentimento religioso di alcuno, se non forse quello degli adepti del dio della Torino-Lione”.
Il Movimento No Tav definisce così, in una nota, il ‘tiro al bersaglio’ organizzato il giorno dell’Epifania nel centro di Torino e condannato da un ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale.
“Ci piacerebbe sapere, dagli ideatori e sostenitori di questa farsesca presa di posizione, che cosa intendano per libertà di satira, assunta con enfasi – da destra a manca – come ‘libertà di espressione’, di cui molto si parla e con tutta evidenza spesso a sproposito ci si vanta in questi giorni, dopo i gravi fatti accaduti in Francia”, si legge nella nota che esprime solidarietà alla consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Francese Frediani, presente all’iniziativa.
“Ci chiediamo anche se il Consiglio regionale del Piemonte – conclude la nota firmata No Tav – non abbia temi più pressanti ed importanti di cui occuparsi, tra i quali per esempio le accuse di truffa ad altri Consiglieri, il problema della disoccupazione dilagante, della sanità, del territorio, e a lungo via elencando”.
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