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TORINO – La tratta 3 della linea 1 della Metropolitana (da Collegno a Cascine Vica), al centro delle discussioni.
Che fine hanno fatto gli oltre 200milioni che dovevano essere inseriti nella Legge di Stabilità? Se lo chiedono i Parlamentari del Gruppo Movimento 5Stelle, ripercorrendo, in un comunicato (firmato dai Deputati Ivan Della Valle e Laura Castelli e dai Consiglieri Comunali di Rivoli e Collegno Stefano Torrese e Domenico Monardo), i passi dell’emendamento:
“2013, Decreto del Fare, – affermano – presentiamo un emendamento per chiedere il finanziamento della tratta 3 della linea 1 della metropolitana di Torino (da Collegno a Cascine Vica), emendamento BOCCIATO, motivo? L’opera non è immediatamente cantierabile.
9 mesi dopo l’opera entra a far parte del set di infrastrutture da finanziare all’interno del Decreto SbloccaItalia a patto che questa risulti appaltabile entro il 30 aprile 2015 e cantierabile entro il 31 agosto 2015. Chiediamo di prorogare questi limiti così stringenti, rispettivamente al 31 agosto 2015 e al 31 dicembre 2015. Emendamento BOCCIATO, motivazione? Con qualche magheggio l’opera può comunque considerarsi appaltabile entro aprile (ad esempio facendo partire dei subappalti). Perchè allora la stessa cosa non era possibile nel 2013?
Questa è la prova che, pur di non approvare un emendamento M5S, si è perso un anno di tempo!
Nelle ultime settimane abbiamo poi visto ogni genere di esponente PD urlare ai quattro venti come il buon Governo Renzi avrebbe finanziato interamente l’opera: 100 milioni nello SfasciaItalia, 200 milioni in Legge di Stabilità.Come non compiacerci di questa notizia? Finalmente l’opera può partire! E invece NO! Nella Legge di Stabilità non c’è traccia dei 200 milioni tanto decantati e ora l’opera rischia grosso! Ci rivolgiamo al Partito Democratico – concludono – basta con questa “annuncite”, cantate vittoria solo a risultato raggiunto. Finanziamo la metropolitana di Torino, il M5S c’è e vuole contribuire ad ottenere questo grande risultato per i nostri concittadini.”
A sollevare la questione anche il Circolo Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, che rimarcano il fatto che nel testo della Legge di Stabilità licenziata dal Consiglio dei Ministri e ora al vaglio del Quirinal, e non sono infatti previsti i 204 milioni di euro per l’infrastruttura.
«È grave che il Governo non rispetti gli impegni presi su un’opera d’importanza strategica dal punto di vista ambientale e della mobilità dei cittadini, ancor più in un territorio che continua ad avere gravi problemi di smog – dichiarano Vittorio Cogliati Dezza, Fabio Dovana e Pietro La Camera, rispettivamente Presidenti nazionale, regionale e del circolo di Rivoli di Legambiente – Ci auguriamo che i fondi siano reintegrati nei prossimi lavori parlamentari, così come chiediamo al Governo di adoperarsi anche per il reperimento dei 39 milioni e 750 mila euro necessari per completare le stazioni ferroviarie sotterranee di Dora e Zapata, fondamentali per rendere più funzionale il Servizio Ferroviario Metropolitano torinese”.
A giugno Legambiente ha presentato al Governo Renzi il dossier #sbloccafuturo:
«Una lista di piccole e medie opere incompiute in tutta Italia la cui mancata realizzazione pesa negativamente sulla salute dei cittadini, sulla loro libertà di movimento, sulla possibilità di migliorare la qualità della vita, l’economia locale e nazionale.»
Tra le 101 opere individuate figuravano anche il prolungamento della metropolitana di Torino e il completamento delle stazioni Dora e Zapata.
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