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CIRIÈ – Dal 2003 il Punto Nascita dell’Ospedale di Ciriè, diretto dal dottor Mario Gallo, offre a tutte le future mamme che desiderano evitare un taglio cesareo perché il loro bambino si trova in posizione podalica la possibilità di eseguire il rivolgimento con manovre esterne, attraverso una delicata pressione sull’addome della futura mamma effettuata da un ginecologo esperto.
La metodica è semplice e aiuta il feto a eseguire una “capriola” in avanti come dovrebbe fare autonomamente e si effettua quando mancano tre o quattro settimane al momento del parto. Tutte le linee guida internazionali di ostetricia considerano questa manovra di elezione in caso di presentazione podalica.
Presso il Punto Nascita di Ciriè la manovra è efficace, cioè si ottiene la “capriola” del bimbo, in circa l’80% dei casi complessivi, 71% alla prima gravidanza e 90% dopo un primo parto. Al momento attuale circa dieci centri in Italia offrono questa manovra, ma in Piemonte la realtà di Ciriè è l’unica ad avere un ambulatorio strutturato che offre la metodica a chiunque lo richieda, tanto che vi affluiscono donne da tutto il Piemonte e talvolta anche da altre regioni d’Italia.
Complessivamente la manovra comporta dei rischi quasi inesistenti, nello 0.37% casi, e il rischio più frequente consiste nel rallentamento del battito cardiaco fetale legato a trazione sul cordone ombelicale. Condizione, questa, che è prontamente riconosciuta – anche perché la procedura è effettuata controllando continuamente la posizione del feto con l’ecografia e il battito cardiaco fetale – e risolta sospendendo la manovra. A Ciriè, in dieci anni di esperienze, mai si è dovuto ricorrere a un taglio cesareo d’urgenza dopo la manovra, ma si opera comunque in condizioni di estrema sicurezza con la futura mamma ricoverata in regime di day hospital e preparata come se dovesse eseguire un taglio cesareo entro pochi minuti. Occorre anche ricordare che la strada più classica, cioè quella di eseguire un taglio cesareo per presentazione podalica a 39 settimane di gravidanza, comporta rischi sicuramente più elevati sia per la madre sia per il feto.
Le complicazioni sono molto rare e praticamente la manovra può essere eseguita in qualunque gravidanza fisiologica. Concluso il rivolgimento la donna aspetta tranquillamente l’inizio del travaglio fisiologico che può attivarsi dopo alcune settimane.
Ma dopo la manovra è possibile che il feto si rigiri un’altra volta in presentazione podalica? Anche se possibile questa eventualità è molto rara e solitamente dopo il rivolgimento il feto rimane in presentazione cefalica consentendo alla mamma di aspettare il momento del travaglio fisiologico.
La procedura è totalmente gratuita avvenendo in regime di day-hospital e occorrono soltanto i comuni esami preoperatori, che sono eseguiti al momento del ricovero. La manovra dura pochi minuti, ma successivamente il bambino è controllato per un’ora con l’esame che registra il battito cardiaco fetale. Questo esame è ripetuto nel primo pomeriggio e dopo di che la futura mamma è dimessa.
I criteri di sicurezza sulla base dei quali la manovra è eseguita nel Punto Nascita di Ciriè – dove il medico ginecologo dedicato è il dottor Giuseppe Regaldo – fanno sì che la procedura sia conclusa soltanto se molto facile; in caso di difficoltà è sospesa e pertanto non si usa mai una forza eccessiva. Per questo motivo la manovra risulta soltanto modestamente fastidiosa e pressoché tutte le donne la sopportano senza problemi.
“La possibilità di effettuare questa procedura nelle nostre strutture – commenta il Direttore Generale dell’ASL TO4 dottor Flavio Boraso – è un’ulteriore dimostrazione di come anche negli ospedali di provincia vi siano alta professionalità, competenze continuamente aggiornate e punte di eccellenza”.
Per informazioni sulla manovra è possibile rivolgersi al Punto Nascita di Ciriè (telefono 011 9217289).
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