TORINO – “Millesimo di millimetro. I segni del codice visivo Olivetti 1908 -1978”, esplorazione della storia dell’azienda di Ivrea, sarà presentato a Torino, l’8 maggio alle 14 al Salone internazionale del libro (sala Arancio – spazio Piemonte).
La concretezza di Camillo ed il sogno di Adriano, sintesi di due elementi psicologici antitetici , una miscela creativa che proietterà, nel corso del novecento, l’azienda di Ivrea sul mercato internazionale.
Da un documentario prodotto nel 1949 dalla Olivetti, Caterina Cristina Fiorentino, architetto e ricercatrice confermata presso la Seconda università di Napoli, circumnaviga la storia dell’azienda di Ivrea, raccontandone i prodotti, la ricerca, la capacità d’innovazione e la cultura.
Attraverso la lettura dell’attività pubblicitaria e di promozione culturale, emerge una rappresentazione inedita, in cui il lavoro, l’arte e la produzione si intersecano, elevando l’Olivetti ad unica impresa che seppe esportare il made in Canavese.
Il vasto repertorio visivo analizzato, realizzato da grafici, designer, pittori e scultori e i contenuti letterari consultati parlano di lavoro manuale, di tecnica e di cicli produttivi, rilevando come il codice visivo adottato si avvalga di segni ricorrenti figure femminili, mani, parti meccaniche, elementi naturali e alfabeti che hanno reso la comunicazione pubblicitaria efficace, innovativa e spesso indipendente dal prodotto. Il testo, frutto di una ricerca svolta presso l’archivio storico Olivetti, fa emergere con forza il fondamento etico e ragionato dell’interazione tra uomo, tecnologia e territorio e la convinzione della responsabilità dell’industria quale parte integrante, costitutiva, costruttiva ed irrinunciabile della società.