RIVAROLO CANAVESE – Fabrizio Bertot, la scorsa settimana, era tornato a Rivarolo per un incontro pubblico presso la sala Lux, accompagnato dall’Onorevole Vito Bonsignore. Argomento della serata (di fronte a una platea di circa una settantina di persone) un sondaggio lanciato dall’Officina delle Idee e del Pensiero relativamente a cosa pensano gli italiani dell’Europa.Bertot ha fatto il suo ingresso, da circa un paio di mesi, al Parlamento Europeo. Ed è proprio a Bruxelles, che ieri ha presentato un’interrogazione sul peso economico che lo Stato italiano ha dovuto subire a causa dei gravi terremoti succedutisi nel giro di pochi anni.
“In questi ultimi anni di crisi economica, – riporta l’interrogazione – due sismi particolarmente rimarchevoli hanno colpito prima la zona dell’Aquila, il 6 Aprile 2009, ed in seguito la pianura padana, il 20 Maggio 2012. […] I due eventi sismici hannoavuto un effetto sul bilancio dello Stato sia diretto, riguardante lo stanziamento dei fondi, che indiretto, inerente l’inevitabile calo del PIL in seguito ai danni subiti dagli apparati produttivi. Posto che: i terremoti di grande intensità causano danni estremi a qualsiasi manufatto, ed una prevenzione è possibile soltanto implementando un piano su vasta scala che applichi le tecnologie anti-sismiche e che richiederebbe molti anni per essere completamente realizzato, e che non è in alcun modo possibile prevedere l’entità e le conseguenze di un evento sismico; può la Commissione far sapere se la normativa comunitaria in tema di finanza pubblica preveda che gli oneri diretti ed indiretti sopportati dai bilanci statali in conseguenza di eventi particolarmente rilevanti, come i terremoti, vengano esclusi nel computo degli indicatori, come il saldo primario o il saldo di bilancio e, in caso contrario, se intende valutare la proposta di modificare la normativa in maniera opportuna, anche considerando una retroattività per scontare gli interventi sostenuti dallo Stato italiano negli ultimi anni.”
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