Frequento da tempo un avvocato, un bell’uomo, molto fine in apparenza, con la toga poi, è spettacolare. Tutto va bene tra noi ma, ti confesso che, quando si sveste del suo ruolo di affermato legale con abito da Tribunale, mi turba un tantino il suo modo di porsi, quasi non mi sembra lui, a volte perché molto distante dal legale che è, o mi chiama mozzarellina oppure, me lo trovo a letto con vestiario osé, magari con dei boxer molto sensuali o sguardi ammiccanti, per non parlare delle parole audaci che mi sussurra prima di fare l’amore.
È pur vero che l’avvocato vive di parole, di frasi ben confezionate ad hoc per ogni processo ma, nel privato, non è più l’avvocato.
Non mi dà fastidio il fatto che il mio compagno parli in modo diverso in certi momenti ma perché usare con la propria donna parole totalmente in contrasto con l’immagine pubblica del legale?
Mi sembra di vedere due uomini: quello che mi ritrovo a casa che è molto diverso da quello che tutti conoscono, e l’integerrimo legale che si batte come un leone in Tribunale.
Sono miei pensieri strani, lo so, ma sono contenta di aver avuto il coraggio di dirli soltanto a te che sei tanto saggia da poterteli raccontare.
Mi sottopongo dunque al tuo giudizio.
Susanna da Viareggio
Mi meraviglierei se il tuo compagno venisse a dormire con la toga, che male c’è se un avvocato dice frasi audaci alla propria compagna? Se indossa boxer o slip, dov’è il problema?
Nel privato, ognuno ha diritto di essere se stesso il più possibile, non deve recitare un ruolo anche a casa, giammai.
Dovresti tu, invece, dimenticare la toga perché, secondo la mentalità comune, un avvocato non dovrebbe fare nulla di diverso dal discutere le cause in Tribunale, correre poi in studio, studiare ogni fase dei processi ma gli avvocati vogliono anche vivere, nel loro privato, tutte le emozioni possibili.
Uno che indossa una toga è un uomo come gli altri, nel bene e nel male, conosco avvocati normali così come, altri, pervertiti e un tantino squinternati, è normale che sia così.
Ogni professione porta ad indossare una maschera, togliersela a casa, è l’atto più liberatorio che possa esistere.
Ogni maschera nasconde una precisa personalità, quello che non riesce a venir fuori crea disagio e il disagio ha ricadute su tutti i piani della vita, dallo studio al lavoro, dalle relazioni agli affetti, dalle scelte ai comportamenti.
Pertanto, se il tuo compagno getta la maschera dell’avvocato quando è a casa (ed è una maschera che impone una grande recita giornaliera), puoi solo rallegrarti, le maschere possono nascondere ogni follia, quando cadono, può essere una salvezza per tutti.
Piuttosto, tu stai con il tuo compagno perché ti piace lui o la toga che indossa? Come esiste il fascino della divisa, altrettanto esiste quello della toga, dovresti chiederti cosa ti piace realmente di lui, toga a parte!
Chiunque può scrivere un messaggio privato alla dottoressa Alessandra Hropich su questioni sentimentali, al seguente link:
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