Sono ben lieto di essere un rappresentante di commercio, con la possibilità di viaggiare in tutta Italia e conoscere chi voglio.
Sono sposato, ho un figlio ma non rinuncio ad avere incontri con le donne che incrocio lungo i miei viaggi professionali, amo la bellezza femminile tipica di ogni regione.
Mi criticano alcuni amici che dicono che non dovrei far mancare nulla a mia moglie spendendo non poco quando invito a cena le donne oppure quando faccio loro (ogni tanto) un regalo.
Ma rispondo alle critiche dicendo che moglie è economicamente indipendente, dunque non le manca nulla, semplicemente, spendo in giro dei soldi quando si tratta di frequentare alcune donne, che male faccio?
Sono innamorato della vita e posso amare chi voglio rendendo i miei viaggi di lavoro più entusiasmanti, non faccio del male a nessuno ma mi fanno notare che trascuro mia moglie. Perché un uomo, scegliendo di formare una famiglia con una donna, dovrebbe poi dimenticare che esistono anche le altre? Non mi sembra salutare già la monogamia, figuriamoci la mancanza di libertà che io considero del tutto contro la natura di un uomo.
E sono fortunato perché mia moglie non sembra sapere nulla delle mie scappatelle oppure finge di non sapere, lei però vorrebbe che anche io contribuissi di più alle spese di casa ma non riesco con costanza, dopotutto abbiamo conti separati ed anche lei può fare la sua parte.
Tu cosa ne pensi?
Stefano da San Lazzaro di Savena.
Tua moglie deve lavorare per permettere a te di pagare le cene alle donne che frequenti? Creare una famiglia, è un impegno serio che tu non sembri aver compreso e sto soltanto parlando di provvedere alle necessità della famiglia, non menziono nemmeno l’amore.
Conoscevo bene un signore molto cattivo che sposò una donna solo per poi tradirla con tante altre, ne aveva una fissa in ogni città, poi, di ritorno a casa, malmenava sua moglie appena lei si permetteva di chiedergli dei soldi per comprare un pezzo di pane, lei non lavorava fuori casa ed era succube di lui che non le dava mai nemmeno parte dello stipendio perché serviva a lui, per i suoi incontri galanti.
Come se non bastasse, il dispotico marito (che viaggiava sui treni in lungo e in largo per lavoro) fu trovato a letto con la sorella della moglie e, per questo, preso a botte da un parente di lei mentre, la suocera (antica donna del sud) considerava ogni tradimento, botte e soprusi subiti dalla figlia come comportamenti normali facenti parte di ogni matrimonio.
La sorella (svergognata) della povera donna qui raccontata, quando si sposò, volle essere accompagnata in chiesa proprio dal violento cognato, non avendo il padre.
Immagina la sposa vestita di bianco (immacolata nell’abito) sotto braccio al cognato con cui era stata a letto in casa della sorella.
Il caso da me raccontato è solo uno dei tanti di cui non si sa nulla finquando non ne parlano i giornali ma sono tanti e non si scoprono facilmente.
Tu, Stefano, vuoi tradire tua moglie e non intendi contribuire economicamente alle necessità della famiglia perché, dici, di avere spese da sostenere con le donne che incontri, è un modo squallido di vivere, il tuo, le donne che accettano di vivere avventure con te, che donne sono? Non considero normale nulla di quanto mi hai chiesto.
Non so cosa unisca te e tua moglie ma di sicuro, oggi, la vostra relazione, non esiste più, ma, essendo voi indipendenti economicamente, perché non vi separate? Non vedo altro da fare.
Infine, credo, che il bisogno di frequentare molte donne, possa nascondere la tua incapacità di renderne felice almeno una.
“Chi troppo vuole, nulla stringe!”
In questa tua corsa affannosa a cercare sesso e divertimento con donne in ogni città, ti sei mai chiesto chi tu renda veramente felice? Probabilmente nessuna e non lo sei neanche tu.
Chiunque può scrivere un messaggio privato alla dottoressa Alessandra Hropich su questioni sentimentali, al seguente link:
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