Salve dottoressa Hropich, conosco un uomo da quattro mesi, un grande studioso, con un incarico stabile di un certo prestigio.
Nessun problema esiste nella sua immagine pubblica, anzi, mi sento onorata di poter imparare un mondo di cose da un uomo tanto colto.
Nel privato, sto riscontrando però qualche problema, l’uomo colto sembra svestirsi del suo vasto sapere per lasciare spazio a mille problemi con la sua ex moglie con cui ha fatto a botte e persino con il loro unico figlio cui è legato da un rapporto idilliaco provvedendo economicamente ancora al ragazzo.
Intendiamoci, io conoscevo la situazione dell’uomo che sto frequentando ma mi mette a disagio già il sentirlo parlare spesso di beghe coniugali non essendo lui più sposato.
Vorrei frequentare un uomo che si concentrasse sulla nuova relazione, quella nostra, chiedo troppo?
Il suo passato lo conosco, andiamo avanti adesso, questo, vorrei.
Giada da Marina di Pietrasanta
Conobbi un professore universitario del nord, aveva il doppio dei miei anni, definito dagli altri come molto brutto.
Non è la bellezza (per me) il requisito base per relazionarmi con un uomo. Il professore in questione, invitandomi per un aperitivo, raccontò la sua situazione piena di beghe.
Immagina un incontro galante durante il quale un uomo si racconta come esaurito per la chiusura del matrimonio che sintetizzò così: “Sono divorziato, la mia ex moglie non sopportava che io la tradissi con le giovani studentesse ma non si distrugge un matrimonio per le avventure, ho dovuto soccombere, comunque io continuo a pagare le spese di ogni riparazione in casa della mia ex e verso mensilmente i contributi per mia figlia che lavora ma intendo farle prendere in futuro una pensione più elevata, vorrei avere te come compagna ed intendo acquistare una casa per avere un pochino di pace dopo tante liti con la mia ex che mi hanno esaurito!”
Un uomo con un viso stretto come un coniglio, con le orecchie a sventola, un tantino strabico, balbuziente, poteva pur interessare qualche donna se avesse investito sulla simpatia, intelligenza e capacità di dare serenità, invece era anche nervoso e considerava il tradimento necessario come il respiro.
In più, io non lavoravo e lui si offrì di aiutarmi presentandomi alcuni professori con incarichi nelle Istituzioni.
Ma la gelosia del professore (nei miei confronti) mi fece scoprire la sua ignoranza perché mi presentava ai suoi colleghi, per eventuali collaborazioni, dicendo ad ognuno di non guardarmi fisicamente come donna ma di valutare la mia professionalità, era un modo alquanto cretino di presentarmi per un eventuale lavoro ed infatti, non ottenni mai nulla.
Ricordo poi un urlo da pazzo (al telefono) quando il professore comprese che non c’era nulla da fare con me perché non lo volevo.
Tutto questo per dirti che la cultura non va di pari passo con i modi, con l’ignoranza, con la grettezza della mente umana ed il professore qui raccontato, aveva tante nozioni in testa ma la mente era chiusa.
“La mente è come un paracadute, funziona solo se si apre!” Cit. Einstein.
Non meravigliarti di colui che conosci da poco, il prestigio di un incarico non garantisce mai che un uomo sia altrettanto di prestigio nel privato.
Chiunque può scrivere un messaggio privato alla dottoressa Alessandra Hropich su questioni sentimentali, al seguente link:
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