SPORTIVI E… – Una presenza canavesana ai prossimi Campionati Europei della specialità di dog dance, che a settembre 2024 si terranno in Austria. E’ il meritato riscontro conquistato dalla rivarolese Rita Ruberto, portacolori della The Dog Island Asd, che assieme al suo “amico a 4 zampe” Jordan ha fatto propria la seconda piazza a Brescia, in occasione dell’Italian Open Csen che, di fatto, era gara fondamentale per la convocazione in vista del trofeo continentale.
Una gioia immensa, un’enorme soddisfazione, ma soprattutto il giusto premio per Rita, che oltre a fare la “conduttrice” (come viene definito l’accompagnatore del cane in gara) è anche giudice. “Sono molto contenta , abbiamo vissuto una splendida emozione ed il risultato finale, oltre al pass per gli Europei, è un traguardo che a pieno conferma che il lavoro fatto in questi anni è quello giusto. Va detto che la coreografia che ci ha permesso di salire sul podio l’ho studiata e preparata da 2 anni a questa parte ed esserci allo stesso tempo divertiti tanto, io e Jordan, è stato ancora più bello e stimolante”. Dietro a tale risultato c’è uno splendido connubio, quella tra umano ed animale, cresciuto giorno per giorno, che ha portato alla creazione di una simbiosi tra i due “elementi” la quale è sfociata in questo risultato premiante. “Jordan ha 8 anni e la nostra “conoscenza” è iniziata poco più di 5 anni or sono. E’ un cane dalla grande energia, che da piccolo era poco gestibile. La sua famiglia, a malincuore, ha dovuto separarsi da lui e da lì è partita la nostra storia. Che ci ha portato, nel 2024, come detto a meritarci una medaglia d’argento”.
La dog dance non è certo una disciplina sportiva tra le più conosciute, ma lo spettacolo offerto ed il divertimento, per chi lo pratica e chi lo segue da spettatore, è assicurato: “Il nome in parte fa capire che tipo di sport si tratta, anche se in realtà non è che si fanno per forza di cose “ballare” i cani. Si studiano e si realizzano delle “figure”, chiamati tricks che uniti assieme danno vita ad una “routine”, che è di fatto la prova che viene realizzata. Ci sono delle parti tecniche, altre invece lasciate alla pura fantasia dei partecipanti, dove appunto si possono portare canzoni, ma anche storie legate a film, a spettacoli o a cartoni animati”.
Una specialità alla quale possono, di fatto, avvicinarsi tutti: “Assolutamente sì. Non ci sono limiti di età o di taglia dei cani, anche se è sempre fondamentale, e questo lo specifico sempre, il benessere dell’animale. Vi sono vari livelli e quindi ognuno può rapportarsi a quello che è più consono alle proprie caratteristiche. Importante è il feeling che si va via via instaurando tra l’accompagnatore e l’animale, il rispetto e la voglia di migliorare, senza però imposizioni che possano ledere il rapporto e soprattutto la salute del cane”. Infine, un pensiero all’evento di settembre: “Essere qualificati agli Europei è già un enorme traguardo, anche perché il livello qualitativo della dog dance in Italia è elevato. Lavoreremo per inserire delle novità nella nostra proposta di gara: saranno 3 giorni intensi, ma divertenti e li affronteremo con lo spirito giusto e la voglia di fare del nostro meglio”.
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