Gentile dottoressa, ho tre figli di cui, un maschio che da sempre mi crea delle preoccupazioni.
Quando esce con gli amici o frequenta una ragazza, ho sempre il timore che qualcuno possa far soffrire mio figlio perché è un ragazzo sensibile, uno di quelli che si commuove per chi salva un animale, che porta dei fiori alle ragazze, è romantico, non è in linea con i ragazzi che vedo in giro che comunque non mi piacciono.
Fino ad oggi, intendiamoci, non mi ha dato mai problemi ma lui stesso mi ha detto che si sente molto più sensibile degli altri e, a volte, temo che un un giorno possa soffrire, magari se dovesse incontrare una ragazza sbagliata, una che lo facesse sentire inadatto al ruolo maschile.
Insomma, io, da madre, qualche timore ce l’ho, sono esagerata? Me lo dica chiaramente dottoressa, la stimo tanto.
Fernanda da Vicoforte
Non puoi smettere di vivere per il timore di incontrare la sofferenza, è da persone rigide e si finisce con il non vivere se si ha il timore incorporato di qualsiasi cosa.
Ho incontrato casualmente una rigida signora polacca che voleva cambiare il mio modo di essere e scalfire le mie certezze, in poche ore e, a proposito della mia sicurezza, diceva:
“Non devi dire che sei brava a cucinare, a scrivere, nel tuo lavoro, devi dire che i tuoi articoli, li scrivi ma non sai se piacciono come un piatto che prepari, devi dire che non sai se è venuto bene. Non devi dire che hai empatia con le persone, o che piaci per il tuo carattere o altro, dopotutto non hai più 18 anni!”
Mi ha stilato il decalogo delle cose da non dire (secondo lei) perché dovrei fingere di non sapere cosa mi riesce meglio nella vita, per apparire modesta.
Parlo di una signora che ha cresciuto (a suo dire) un figlio pieno di insicurezze, ora, con grande dispiacere vorrebbe riparare a tutte le mancanze del ragazzo ventenne, mi ha raccontato di un giovane che non sa stare in società e che lei teme che gli altri se ne approfittino, ammettendo di non averlo saputo educare sin da piccolo rendendolo oggi fragile con gli altri ma molto maleducato in casa.
La signora (mettendo da parte il suo problema), era passata così a criticare il mio modo empatico di essere e la mia sicurezza di carattere perché non è riuscita a donare le mie qualità al figlio, insomma, la signora, pur ammirandomi, ha provato a smontare le mie certezze che ormai sono diventate dure come una roccia. Ho risposto alla signora, a proposito delle diciottenni di oggi, così: “Metta due/tremila diciottenni qui tutte in fila insieme a me, ci presentiamo tutte, cosa so fare io,
l’empatia mia con le persone, i miei consigli di vita, la simpatia (fisica e caratteriale) che mi contraddistingue, facciamo una gara e vediamo se tremila diciottenni messe insieme riescono a mostrare una o più qualità mie, non intendo solo fisiche, ci saranno pur ragazze belle ma intendo altre qualità, lei pensa alle diciottenni come tutte piene di virtù, qualità ed empatia da non stancare dopo quindici minuti di ascolto? In più, ho ammiratori anche oggi!”
La signora polacca ha dovuto ammettere (pensando all’altra sua figlia diciassettenne) che aveva esagerato enfatizzando le diciottenni di oggi, per un attimo, ha fatto dietrofront ammettendo il suo errore.
Vengo a te: sconsiglio categoricamente di trattare tuo figlio come un emarginato perché sensibile, lui vive la sua sensibilità come un problema ma lui non è il problema, ti fornisco dei contatti, ci dovrebbe andare dicendo allo psicologo: “Intendo tirar fuori le mie qualità migliori, vorrei fare della mia sensibilità un’arma e non una malattia.
Mi piace tanto questa frase: “CE LA POSSO FARE PERCHÉ QUALCUNO ME LO HA FATTO CREDERE!”
Dare sicurezza a qualcuno è il più bel regalo che si possa fare, lascia libero tuo figlio di fare le sue esperienze senza trattarlo da malato perché sensibile. Essere sicuri di sé non vuol dire essere maleducati, i ragazzi di oggi sono insicuri, non tutti modelli da imitare, si può essere sicuri ed educati, l’educazione non è mai segno di debolezza, anzi!
Chiunque può scrivere un messaggio privato alla dottoressa Alessandra Hropich su questioni sentimentali, al seguente link:
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