SAN GIUSTO CANAVESE – Una stagione da incorniciare, che ripaga dei tanti sforzi fatti per dare vita ad un progetto che ha riportato il calcio di federazione a San Giusto Canavese. Il trionfo nel campionato di Terza Categoria, la vittoria nella Coppa Piemonte a livello locale, la finale persa con onore solo ai supplementari nella fase provinciale sono i grandi traguardi raggiunti dalla compagine della Sangiustese, che ad un anno dall’avvio della rifondazione ha subito mostrato di essere un club vincente.
Merito di un gruppo affiatato fuori e dentro al campo, ad una dirigenza che ha superato i difficili ostacoli rappresentati da una ripartenza praticamente da zero, ma anche di una città che ha sostenuto e incitato i propri beniamini, riempiendo a ripetizione la tribuna del “Cerutti” e non facendo mai mancare il proprio apporto. A raccontare questa splendida avventura tre dei protagonisti (ma sono davvero tanti quelli che hanno dato il massimo per raggiungere l’obiettivo…) di un’annata 2023-2024 meravigliosa. “Non possiamo che essere soddisfatti e confermare che questa è la vittoria di un gruppo meraviglioso – sono le parole del mister Fabiano Altobello, del capitano Cristian Negro Frer e del direttore generale Stephan Grosso – L’insieme ha fatto sì che il progetto crescesse mano a mano, arrivando ad un certo punto a dare segnale concreti di forza. Siamo partiti con l’intento di gettare delle basi importanti, mentre ci ritroviamo oggi con un bilancio positivissimo, non solo a livello di successi e trofei”.
Dopo una prima parte in crescita, all’inizio dell’anno nuovo è arrivata la consapevolezza che la promozione poteva diventare realtà già nella stagione d’esordio: “Quello che mi ha fatto capire che eravamo sulla strada giusta – dice l’allenatore – sono stati i duri allenamenti dopo le festività natalizie. Vedere tutti i ragazzi presenti, pronti a faticare sempre con il sorriso, è stato il segnale che avevano voglia di andare lontano. Ce l’abbiamo fatta, perché davvero c’è unione sia in campo che fuori, e questo non è cosa da poco”. Lo conferma pure il capitano della Sangiustese: “E’ bello giocare con questi ragazzi, siamo compatti, ci siamo sempre sostenuti e abbiamo seriamente affrontato ogni impegno. Peccato per quella finale persa, sarebbe stata la ciliegina sulla torta, ma non possiamo che essere felici”. Adesso bisogna già pensare al futuro, non solo per ciò che concerne la Seconda Categoria: “Il calore del pubblico, di tutta San Giusto, la volontà di questa dirigenza di continuare a lavorare sono stimoli importanti – spiega Grosso – Io che sono cresciuto nel settore giovanile di questo paese oggi vedere lo stadio pieno e l’entusiasmo suscitato è davvero benzina per far girare a mille il “nostro motore”. E se riusciremo, faremo anche qualcosa anche a livello giovanile, proprio per continuare a consolidare le basi sulle quali poggia la Sangiustese”.
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