Stimatissima Alessandra, mi reputo una bella persona ma soprattutto brava e generosa con il prossimo. Faccio tanti incontri perché amo fare sempre nuove conoscenze, quando mi capita qualche corteggiatore imbecille (non ce ne sono pochi), puntualmente qualcuno mi dice che sono sfigata, che, gli strani, li becco tutti io come se io avessi l’abilità di attirare solo i matti.
Mi dà fastidio questo atteggiamento di attribuirmi sfortune, ho in fin dei conti diciotto anni, che sfortuna dovrei avere io che mi sto affacciando ancora alla vita?
Già la gente tira le somme su una ragazza?
Mi piaci molto per le risposte che dai ad ogni lettore che ti fa domande, mi divertono tanto le tue risposte perché sei una che non si fa scrupoli nel criticare qualcuno più sfacciato. Vorrei un giorno diventare come te, riflessiva, pensatrice e mai banale nelle risposte.
Intanto ti chiedo se tu credi che gli incontri e gli amori sbagliati facciano parte della vita oppure se bisogna sentirsi sfortunati nel frequentare certe persone sbagliate. Eppoi, ti chiedo anche il motivo per cui, secondo te, la gente, ad ogni errore o frequentazione sbagliata, ti addossa la sfortuna, quasi come se uno avesse un marchio sulla pelle.
Valentina da Viareggio
Se ti consola saperlo, quasi ad ogni puttaniere che scrive nella mia posta del cuore o se si parla di un marito o fidanzato donnaiolo, viene attribuito, da qualcuno che legge e commenta i miei casi, lo status di pazzo o bisognoso di uno psicologo, ma, da quando i donnaioli o puttanieri vanno dallo psicologo?
Questa, è una rubrica che racconta i problemi sentimentali di tutti, i donnaioli non sono pazzi ma tali talvolta vengono definiti da chi legge i miei casi.
Sappi però che il semplice attribuire la pazzia a qualcuno è molto rapido ed anche i lettori dei miei casi, spesso non amano riflettere e buttano giù un parere non verosimile.
“IL SONNO DELLA RAGIONE GENERA MOSTRI!” Cit.
La citazione appena scritta ci ricorda che si dovrebbe avere paura di chi manda in cantina il cervello, del resto, come ci si può permettere di definire qualcuno sfortunato o altro? I facili giudizi dati da chi è abituato a non usare la ragione sono fuorvianti e pericolosi.
Se qualcuno attraversa la strada ed una macchina lo investe, lo paralizza o lo uccide, questa si che è sfortuna, non è da sfigate incontrare uomini sbagliati considerato che ce ne sono tantissimi in giro ed è facilissimo incrociarli, è difficile oggi invece conoscere uomini (e donne) equilibrati.
Anche a me scrivono sul diario di Facebook che ho la capacità di attirare i pazzi non appena scrivo di aver conosciuto (seppur nel virtuale) qualche puttaniere, come se io fossi una calamita acchiappa disturbati o maniaci.
Descrivere una donna come una persona sfortunata solo perché incontra pessimi uomini, è da cretini e superficiali che non capiscono che la società non è composta da un solo pazzo o puttaniere ma che c’è solo l’imbarazzo della scelta in tema di degrado spirituale e mentale.
Dunque, non ascoltare chi dice che i matti vengono tutti da te o che sei sfigata, è deprimente attribuire a te il problema non vedendo invece che la nostra società fa acqua da tutte le parti e in tutti i sensi.
Chi cerca di farti sentire sfortunata, è solo una persona che vuole suggestionarti e svilirti, immagina che effetto produce il sentirsi dire di essere nato sfortunato, se uno davvero poi ci crede, può essere devastante.
Ricorda poi che il nostro inconscio non fa distinzione tra vero e falso e crede a quanto ci viene detto, anche se il nostro cervello sa che una cosa non è vera.
Nessuno deve disturbarci attribuendoci il marchio di sfortunati, cosa ne sanno gli altri a proposito dell’argomento “fortuna”? La gente parla ma, spesso, non capisce nemmeno cosa dice, te lo assicuro!
Chiunque può scrivere un messaggio privato alla dottoressa Alessandra Hropich su questioni sentimentali, al seguente link:
https://www.facebook.com/La-mia-Posta-del-cuore-104883382245294/