giovedì 10 Ottobre 2024

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IVREA – Detenuto tenta di aggredire gli agenti e sfasciare i neon

Aveva già provato ad evadere

IVREA – Resta ancora la tensione nella Casa Circondariale di Ivrea, dove l’altro ieri pomeriggio un detenuto con doppia cittadinanza, italiana e tunisina, ha chiesto all’Agente di Polizia Penitenziaria in servizio nella Sezione di poter effettuare una telefonata per poi lasciarsi andare a comportanti violenti e pericolosi. 

“Appena gli è stata aperta la cella – spiega Vicente Santilli, segretario nazionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria,  – il detenuto ha iniziato a dare in escandescenze dicendo di voler essere trasferito e con uno scatto repentino ha prima ribaltato la scrivania dove stava lavorando un Agente il quale, prontamente, è riuscito a indietreggiare per non essere travolto. Nel disordine creato, il detenuto si è poi armato con una scopa e ha tentato di danneggiare i neon di illuminazione del reparto per poi spezzare il manico al fine di renderlo appuntito e brandirlo contro il personale accorso in supporto dei colleghi già impegnati nell’opera di mediazione volta a placare le ire del facinoroso”. Santilli evidenzia che “solamente la professionalità del personale di Polizia Penitenziaria ha potuto scongiurare il peggio ma è evidente che servono degli strumenti efficaci per gestire i detenuti più aggressivi, pericolosi e destabilizzanti per l’ordine e la sicurezza degli istituti di pena”.

“I fatti di ieri, – conclude il sindacalista, – sono la dimostrazione palese del fallimento del sistema penitenziario, infatti, il soggetto era già noto per precedenti episodi gravissimi di aggressione al personale, di tentata evasione, nonché di incendio e danneggiamento di beni dell’amministrazione. Il detenuto, infatti si trovava in isolamento in quanto due settimane fa aveva tentato di evadere dal carcere di Ivrea arrampicandosi sul muro dei cortili passeggio e pochi giorni orsono aveva incendiato il materasso ed il cuscino della propria cella e, andando più indietro nel tempo, è giunto al carcere eporediese in seguito a un provvedimento di trasferimento da Alessandria dove aveva più volte incendiato la cella che lo ospitava e aggredito il personale di Polizia Penitenziaria”.

“La situazione di ingovernabilità delle carceri della Nazione è sotto gli occhi si tutti e la nostra denuncia è purtroppo confortata dai gravi episodi avvenuti nel carcere di Ivrea, – denuncia il segretario generale del Sappe Donato Capece. -Servono regole ferree per ristabilire ordine e sicurezza nelle carceri, attuando davvero quella tolleranza zero verso i detenuti violenti che, anche in carcere, sono convinti di poter continuare a delinquere nella impunità assoluta!. Qui serve, forte ed evidente, la presenza dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità, e servono provvedimenti urgenti ed efficaci.”

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