RIVAROLO CANAVESE – Dopo Claudio Agnese e Helen Ghirmu, è uscito allo scoperto, presentando ufficialmente, questa mattina, martedì 2 aprile 2024, la sua candidatura a Sindaco alle prossime elezioni amministrative a Rivarolo Canavese, Martino Zucco Chinà.
La lista si chiama Noi Rivarolo, e Zucco Chinà ha aperto la presentazione spiegando il motivo per il quale non ci sono preposizioni tra i due termini: inclusività. Successivamente ha illustrato i motivi che lo hanno spinto a candidarsi.
“Se a Natale mi fosse stato chiesto “ti candidi” avrei risposto di no. Ma poi ho avvertito, così come lo hanno avvertito coloro che stanno lavorando con me al progetto, un vuoto da colmare dai punti di vista dell’approccio e del dialogo con la Città. Le persone con me hanno individuato il candidato Sindaco ideale nella mia figura, quale persona moderata, più vecchia, esperta e adatta a dare una spinta allo sviluppo della città. Conosco bene Rivarolo e i rivarolesi. E i rivarolesi conoscono me, quindi sanno cosa aspettarsi di buono e di meno buono. Un’altra cosa che è cambiata è che da giugno andrò in pensione e questo mi permetterà di fare, nel caso fossi eletto, il Sindaco a tempo pieno. I cittadini potranno trovarmi in Comune, oppure in giro per la città: al mercato, nelle palestre, nei negozi, nelle scuole…”
Martino Zucco Chinà ha sottolineato che si tratta di una lista civica che non sarà oggetto di istanze dei partiti. “Una lista di persone, aldilà delle appartenenze politiche, appassionate e che tengono al bene della città”.
Zucco Chinà, 64 anni a giugno, ha poi illustrato il suo “curriculum” politico, da quando, ancora ragazzo, si era iscritto al Partito Liberale per arrivare alle prime candidature nel 1980, con esito negativo; nel 1985, ancora non eletto; nel 1990, uscito al secondo posto, subentra al primo che si era ritirato dall’amministrazione per motivi personali, e inizia così la sua esperienza come Assessore all’Ambiente, imparando da persone come Domenico Rostagno e Carlo Bollero. Nel 1994, con Tangentopoli le cose cambiano: sparisce il Partito Liberale e nasce Forza Italia. Ma Zucco Chinà non si inquadra nel progetto di Forza Italia e decide di dedicarsi al lavoro (direttore di una sede CIAC) per una decina di anni.
Torna nel 2003 a candidarsi a fianco di Fabrizio Bertot, amministrando per due mandati. Dopo il commissariamento avvenuto nel 2012, si candida, nel 2014 come Sindaco. “Un atto per il quale ho messo coraggio vista la situazione gravosa, ma desideravo smarcare me e gli altri da ciò che era accaduto”. Infine nel 2019, si ricandida al fianco di Bertot. Dopo due anni in opposizione, Martino Zucco Chinà lascia il testimone ad Aldo Raimondo, e si dedica al suo nuovo lavoro: dirigere un altro ente di formazione nazionale.
Durante la presentazione non sono mancate le domande relative alla sua “separazione” da Bertot: “Non abbiamo più la stessa metodologia nell’approcciarsi alle cose. Molto è cambiato da 20 anni fa.”
E Marina Vittone? “Come sta dialogando anche con altre liste, sta dialogando con noi. Ho una grande considerazione di Marina Vittone per impegno e competenza e credo che si possano trovare i presupposti per una collaborazione.”
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