martedì 12 Novembre 2024

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ROCK OF AGES – Strumenti e musiche tradizionali per un metal a tutto… folk (VIDEO)

ROCK OF AGES – Quando nel recente passato alcuni musicisti, in particolare i componenti della band britannica Skyclad, decisero di dare vita ad un genere del tutto nuovo, utilizzando i classici strumenti del rock miscelati ad altri più legati alle tradizioni antiche, come cornamuse, violini, arpe e ghironde, nell’arco di poche stagioni ha preso vita il folk metal. Dopo oltre 30 anni non solo questo ramo musicale è ancora vivo, anzi, ha scoperto pieghe inaspettate, trovando terreno fertile un po’ in tutto il mondo.

Perché è stata questa l’occasione per pescare a piene mani dalle “sette note” di un tempo e da quelle più legate a determinate aree geografiche, per creare qualcosa di unico ed anche innovativo. La nuova puntata di “Rock of Ages”, format che va in onda la domenica su On Tv Web, ha analizzato in maniera profonda tale genere, finendo pure per scoprire delle chicche particolari. Come, ad esempio, i Bloodywood, realtà indiana che mischia appunto la lingua e le musiche di quella terra con il nu metal ed il rap, oppure gli Hanggai, i quali a loro volta utilizzano le tradizioni della propria terra, la Cina, per offrire un sound particolare, ma non per questo meno accattivante. Le tradizione nordiche sono care a formazioni come i finlandesi Wintersun, oppure agli svedesi Falconer, mentre la Germania si conferma nazione dove la musica metal prolifera alla grande, portando alla ribalta gruppi del calibro di Equilibrium, In Extremo e Subway to Sally, esempi di una scena molto ampia.

Non mancano comunque formazioni che hanno un seguito che va oltre quello legato direttamente al folk metal, vedi i pirateschi Alestorm, oppure i poliedrici Eluveitie, dalla Svizzera, senza dimenticare gli spagnoli Mago de Oz, che sono tra le principali realtà della scena rock/metal iberica in senso più largo. Particolari, poi, le sonorità dei Drottnar, dalla Norvegia, come interessante è la proposta degli israeliani Orphaned Land, i quali hanno finito per lavorare anche con artisti europei del calibro di Hansi Kursh dei Blind Guardian. Infine, che dire dell’Italia, dove il folk metal ha diversi ottimi gruppi che ne tengono alto il valore. In questa puntata di “Rock of Ages” abbiamo parlato, in particolare, degli Elvenking, che sono sulle scene da diversi anni, e dei Furor Gallico, più giovani come carriera, ma che sono stanno riscuotendo sempre più interesse all’estero

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