SPORTIVI E… – Anita Baima sul tetto del mondo: il ciclismo canavesano è al top (VIDEO)

CIRIE’ – A guardarsi indietro, questo 2023 che è giunto agli ultimi atti è stato un anno, sportivamente parlando, parecchio ricco per quanto concerne il mondo delle due ruote. Il ciclismo si è rivelato ancora una volta disciplina in grado di porre l’accento sul territorio del Canavese, sia sotto il punto di vista delle manifestazioni ospitate, che dei giovani che stanno crescendo. Tra questi ultimi come non citare la brava e vincente Anita Baima, 17 anni di Cirié, che nell’anno appena trascorso ha saputo ritagliarsi uno spazio nelle cronache sportive non da poco. Perché lei, con la sua grinta e la sua determinazione, la sua bravura e la sua voglia di lottare, si è presa a pieno titolo l’oro mondiale nel ciclismo su pista, vincendo qualche mese fa in Colombia.

Tesserata per la Bft Burzoni VO2 Team Pink, società piacentina che ha puntato fortemente sulla ragazza canavesana, Anita ha saputo superare brillantemente un brutto infortunio nella prima parte della stagione, per poi tornare alla grande e, come detto, addirittura salire sul tetto del mondo.

“Effettivamente non era iniziato benissimo il mio 2023, con un infortunio che mi aveva pregiudicato la prima parte della stagione – commenta – però non ho mollato e sono riuscita a rimettermi in quadro per poter affrontare la seconda. La pista è una disciplina che mi piace ed i risultati, nel corso dei mesi, sono via via arrivati. Questo mi ha permesso di vestire la maglia azzurra della Nazionale, di andare agli Europei e quindi ai Mondiali…”.

Mondiali nei quali è giunto l’exploit nella eliminazione (la specialità preferita dalla Baima), ma anche un argento nello scratch: “Mi sentivo bene, sapevo che nonostante lo stop dovuto all’infortunio, e quindi mi mancasse un po’ di “fondo”, in queste specialità potevo dare tutta me stessa. E’ stata una emozione incredibile… A volte ci penso e non mi rendo conto ancora del tutto di aver conquistato il titolo mondiale”.

Anita, che si divide tra ciclismo, studio e famiglia, è una ragazza che nonostante la giovane età dimostra di avere la testa sulle spalle: “Conciliare gli impegni non è facilissimo – ammette – perché tra lezioni, allenamenti e gare il tempo a disposizione è davvero poco. Però lo faccio molto volentieri, sono contenta di quello che sto vivendo. Lo studio lo considerò importante, perché è vero che vorrei intraprendere una carriera sportiva, ma un “piano b” è fondamentale, soprattutto visto il periodo storico in cui viviamo”.

A casa sua si è sempre respirata aria di sport e di ciclismo, ma Anita Baima ha iniziato a pedalare più per sua volontà che per influenze esterne: “Da piccolina volevo a tutti i costi imparare ad andare in bici senza rotelle. Nella prima gara, a Cantoira, ero la più giovane e mi sono cimentata per puro divertimento. Alla fine mi hanno regalato un pacchetto di patatine e questo mi ha reso felice, spingendomi a continuare proprio per le sensazioni positive provate”.

Adesso spazio agli allenamenti in vista del 2024, dove naturalmente la ciriacese, che qualcuno ha definito la “Ganna del Canavese”, proverà a dire la sua sia in pista, ma anche in strada, altra specialità nella quale sa esprimersi a dovere. E se si parla di sogni nel cassetto… “Beh, di quelli preferisco non parlarne, perché sono un po’ scaramantica!” dice con un bel sorriso, pronta comunque ad inseguirli, per renderli il più possibile realtà.

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