mercoledì 11 Dicembre 2024

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PIEMONTE – Protezione Civile: “Io non voglio rischiare”, un momento di riflessione

Domenica 3 dicembre alle 11.00 tutti i soggetti del Volontariato Organizzato di Protezione Civile d'Italia invieranno un segno di solidarietà ai colleghi friulani dopo che il Sindaco di Preone ed il coordinatore del locale Gruppo Comunale sono stati indagati per la morte di un volontario

PIEMONTE – E’ un segnale di solidarietà e condivisione quello che, domenica 3 dicembre alle ore 11.00, si alzerà grazie a tutti i soggetti del Volontariato di Protezione Civile (ODV, Gruppi Comunali, etc…) rivolto ai colleghi friulani dopo che gli organi giudiziari, in seguito all’incidente accaduto a Preone in cui un caposquadra ha perso la vita ed è stato indagato il Sindaco del comune ed il coordinatore del locale Gruppo Comunale di Protezione Civile per la carenza di sicurezza sul luogo di lavoro.

Proprio quel giorno e a quell’ora, per testimoniare il momento, verrà pubblicata una foto su tutti i social con l’hashtag #iononvogliorischiare per rafforzare il sentimento di profondo disagio e di poca serenità.

Scoraggiamento, sfiducia e demoralizzazione sono, infatti, i sentimenti che stanno vivendo i volontari di Protezione Civile del Friuli-Venezia Giulia: scoraggiamento perchè in questo modo viene meno quel coraggio che è componente fondamentale del volontario pronto ad affrontare senza paura ma con prudenza ogni emergenza; sfiducia perchè si perde fiducia in un sistema che dovrebbe proteggere e tutelare chi si prodiga ogni giorno per aiutare gli altri; demoralizzazione perchè già il Volontariato organizzato di Protezione Civile sta vivendo un momento di profondo cambiamento, ma quest’ultimo evento crea disillusione e sconforto in chi era già al lavoro per risolvere le criticità normative emerse durante gli Stati Generali del Volontariato dello scorso anno.

A questi tre sentimenti se ne oppone uno, che è però riportato dalle migliaia di volontari di tutta Italia, che non vorrebbero mai ritrovarsi a gestire la situazione dei colleghi di Preone. Ed è la solidarietà, piena e sincera, espressa dal mondo del volontariato organizzato territoriale all’unisono. Per questo la sospensione delle attività decisa da parte dei volontari friuliani, in autotutela, è diventata uno stimolo per il legislatore per rivedere urgentemente la norma che li riguarda.

“La Commissione Territoriale del Volontariato di Protezione Civile auspica che le attività svolte dai ruoli di coordinamento operativo possano essere intraprese da ciascun Volontario e da ciascuna Volontaria nella piena consapevolezza e nella necessaria serenità che merita un’attività svolta a titolo di Volontariato” commenta la Commissione Territoriale del Volontariato di Protezione Civile.

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