venerdì 6 Dicembre 2024

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NEW GENERATION – Un sogno che si realizza: per Perracchione un contratto da “pro”

ROCCA CANAVESE – Da ragazzi i sogni nel cassetto sono tanti. Gli obiettivi, le speranze per il futuro riempiono la testa ed il cuore di molti giovani, pronti a lottare per raggiungere i propri traguardi. Tra di loro ci sono quelli che per farlo, però, devono anche fare i conti con ostacoli imprevisti, i quali rendono a volte la strada da percorrere ancora più in salita, ma che non si arrendono, spinti dalla voglia di emergere e di non mollare mai.
E’ il caso di Alessandro Perracchione, 18enne di Rocca Canavese, una grande passione per il ciclismo ed una determinazione che non finisce mai. Nelle ultime settimane il suo nome è rimbalzato alla ribalta a livello internazionale, dopo che una squadra americana professionista, il Team Novo Nordisk, ha deciso di proporgli un contratto come atleta professionista, della durata di 3 anni.

Un riscontro eccezionale, non solo per la sua giovane età, ma anche perché da quando aveva soli 2 anni Alessandro deve fare i conti con il diabete di tipo 1. Una patologia che, grazie pure al sostegno ed alla presenza costante della famiglia, ovvero papà Massimo e mamma Elisabetta, non ha mai impedito al giovane canavesano di lottare per raggiungere i traguardi che si è posto.

Perracchione ha chiuso così un 2023 dai due volti: dopo un inizio complicato, a causa della mononucleosi, la seconda parte della stagione è andata via via in crescendo, conquistando podi, vittorie e pure la maglia di campione regionale piemontese della categoria Juniores. Risultati che hanno indubbiamente posto ulteriormente in risalto un ciclista che nelle varie categorie che ha affrontato fino ad ora è sempre stato capace di dare la zampata vincente, lasciando il proprio segno.

“E’ senza dubbio una bella soddisfazione. Un punto d’arrivo da una parte, un punto di partenza dall’altro, perché adesso devo dimostrare di poter stare sta i professionisti e non è facile. L’annata appena conclusa nella categoria Junior è stata dai due volti. La mononucleosi mi ha di fatto bloccato e quindi ho dovuto ripartire da zero con la preparazione, però successivamente sono stato capace di dimostrare il mio valore”.

Dopo tanti anni, finalmente, il territorio canavesano torna ad avere un atleta del territorio tra i “pro”, seppur il cammino è ancora lungo ed irto di ostacoli: “Sono consapevole che sono all’inizio, che dovrò dimostrare di poter stare in questo ambiente e ripagare la fiducia che il team ha riposto in me. Però ho tanta voglia di far capire quello che valgo, farò i sacrifici necessari per cercare di fare il mio contributo. E’ un treno che non potevo farmi scappare e sul quale sono salito con tanta consapevolezza”.

La consapevolezza che accompagna anche i genitori di Alessandro, i quali gli sono stati vicini nei momenti complicati e lo sono adesso che la sua carriera sportiva ha preso una svolta. “In casa nostra si è sempre masticato ciclismo – dice Massimo Perracchione – visto che prima mio padre, poi io abbiamo gareggiato. Quindi per Alessandro è stato naturale salire in bici e pedalare forte sin da piccolo. Crediamo di aver fatto tutto il possibile per sostenerlo e fare in modo che il suo sogno si realizzasse. Siamo fieri di lui e non possiamo che sperare che possa continuare lungo questa strada”.

Strada, come detto all’inizio, che non è stata facile, vista la presenza di un “compagno” non certo gradito come il diabete. “Abbiamo affrontato tutti i passaggi necessari – spiega, invece, mamma Elisabetta Riorda – cercando sempre di non farlo sentire in difficoltà, non impedendogli nulla, ma cercando semplicemente di sostenerlo ed aiutarlo dove era possibile. Oggi vederlo raggiungere questo obiettivo è per noi motivo di grande orgoglio e non possiamo che augurargli il meglio”.

Un passo importante quello di Perracchione: “Che ha raggiunto unicamente per merito suo – aggiungono papà e mamma – perché il ciclismo è uno sport dove per emergere devi dare tutto te stesso e dove spesso sei solo e quindi non puoi che contare sulle tue forze”.

Ora spazio all’avventura in Novo Nordisk (dopo aver vestito le casacce di Condor, World on Bike, Team Young Bikers Franco Balmamion ed Energy Team), con idee chiare e altri sogni da realizzare: “Il più grande ed ambizioso? Mi piacerebbe un giorno vincere i Mondiali di ciclismo…ma per adesso importante è lavorare sodo ed emergere con la mia nuova squadra”.

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