CUORGNÈ – Una passione trasmessa dalla mamma Simona. L’amore per uno sport che, come detto dalla diretta interessata, le permette letteralmente di “volare”, facendo sentire meno la fatica e allo stesso tempo regalando emozioni forti ed uniche.
La ginnastica artistica è disciplina elegante e spettacolare, che vede tra le sue migliori interpreti, nella zona dell’Alto Canavese, la cuorgnatese Sofia Bertoldo.
Cresciuta in una famiglia dove lo sport è di casa (papà Lucio è stato campione di trial, i fratelli praticano ciclismo fuoristrada e trial bike), la portacolori della PGS che ha sede a San Maurizio ha vissuto una bella stagione, che l’ha visto tra l’altro portare a casa una splendida medaglia di bronzo in occasione delle finali nazionali di specialità, che si sono svolte a Lignano Sabbiadoro.
“Un risultato che mi riempie il cuore e che è uno stimolo per fare meglio, guardare avanti e continuare lungo quella strada che ho intrapreso da giovanissima” spiega Sofia. La quale racconta così il suo avvicinamento al mondo della ginnastica: “Lo ha praticato per un certo periodo mia mamma e dai suoi racconti sono rimasta affascinata. Inizialmente ho intrapreso lezioni di danza, vicino a casa, ma devo dire che non mi soddisfaceva del tutto. Così, sono passata alla ginnastica, partendo con la ritmica, ma anche in questo caso sentivo che mi mancava qualcosa. E’ stato poi con l’approdo alla PGS, e con l’inizio del lavoro con i vari esercizi che caratterizzano l’artistica, che ho capito che questo era ciò che volevo fare”.
Bertoldo, allieva al liceo (molto spesso studia nel viaggio da casa sino in palestra, in maniera da essere sempre al passo pure con la scuola), ha così iniziato un percorso di maturazione umana ed agonistica, capace di portarla portata sin sul podio tricolore. “Sono riuscita a superare le selezioni a livello regionale, quindi è stata la volta dell’atto finale in terra friulana, dove ho provato una grande emozione quando ho chiuso al terzo posto”.
Emozione che la cuorgnatese vive ogni volta che si presenta in pedana, soprattutto quando è impegnata nel corpo libero: “Tra gli esercizi che caratterizzano la ginnastica artistica questo è quello che più mi piace. Dietro c’è un grande lavoro di preparazione, dove oltre alla questione fisica va curata anche la parte coreografica, le musiche, l’insieme insomma”.
Oltre a praticare la ginnastica, Sofia Bertoldo vuole condividere tale passione con gli altri: “Ho iniziato anche il percorso come istruttrice, nella palestra di Favria, perché mi piace avere la possibilità di insegnare alle ragazze più piccole di me, condividere con loro questo sport che mi sta dando tanto e trasmettere quella che è la mia esperienza”.
Perché in fondo, al di là dell’aspetto agonistico, che è importante ma non è per forza l’obiettivo principale, questo mondo è capace di dare tanto a chi lo pratica, permettendo pure di instaurare amicizie e rapporti belli: “A livello sportivo mi pongo il traguardo di arrivare alla categoria A, però allo stesso tempo sono felice di poter conoscere tante persone e con loro condividere questa mia passione. Nel corso delle gare c’è modo per stare vicino, condividere paure ed ansie, ma anche aiutarsi e vivere insieme la felicità per un risultato raggiunto. La gioia per il buon risultato di una compagna di squadra o di una rivale in gara è sincero e questo è un altro aspetto che mi piace molto della ginnastica artistica”.
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