Cara dottoressa Alessandra, ho sposato una donna intraprendente si ma con picchi di autoritarismo.
E pur vero che mia moglie ha contribuito economicamente parlando a comprare la casa ed anche la nostra attività, l’abbiamo costruita insieme, tutto bene tranne alcuni atteggiamenti di mia moglie talvolta che sembra voler decidere lei maggiormente certe cose.
Non sempre condivido il fatto che debba decidere mia moglie su tutto ma ormai si è abituata e va avanti così, come potrei cambiare abitudini ora, dopo venti anni di matrimonio?
Pensi che debbo cambiare atteggiamento io oppure lasciar fare mia moglie che, oltretutto, è abbastanza brava in molte cose, sia a casa che al lavoro?
Alcuni amici mi dicono che sono tartassato da mia moglie, tu cosa ne pensi? Se hai qualche esempio da fare, mi farà molto piacere leggerlo, oltretutto spesso rido quando leggo i tuoi esempi pratici, sempre in tema e talvolta divertenti.
Enrico da Correggio
Conosco una panettiera che sembra il datore di lavoro ed il marito, il mulo tuttofare.
Anche la signora lavora ma ci tiene a stabilire delle regole ferree. Lei mi ha raccontato di aver detto al marito: “Se vuoi un figlio, devi lavorare sodo, aiutarmi in negozio ogni giorno, fare consegne, pulire il negozio (sia pure insieme) eliminare periodicamente fino all’ultimo granello di polvere che dobbiamo cercare con la lente di ingrandimento fin sotto la pedana del negozio, poi a casa devi lavare i piatti, caricare la lavatrice, stirare, pulire a terra, raschiare le pentole cioè contribuire al 50% su tutto senza sconti, lo vuoi fare dunque un figlio? Sei consapevole della mole di lavoro che ti aspetta?”
Lui ha accettato anche perché il negozio è a nome di lei e lo ribadisce in ogni occasione.
Un giorno la signora mi disse: “Mio marito è simpatico come un calcio sui denti!”
Una frase volgare e pesante, come è pesante il suo carattere.
In diverse occasioni, l’ho sentita ribadire gli uguali diritti dei sessi, io contesto solo il tono duro con cui la moglie li espone.
Tante donne hanno un carattere violento, ne conoscevo un’altra che si recava in un ufficio con il marito e là si sentiva urlare (con qualsiasi pretesto) tutte le parolacce possibili contro qualcuno ed il marito, quando gli dicevano di far calmare la moglie, nemmeno si azzardava a dirle una parola ma si limitava (alzando le spalle ed aprendo le braccia come Gesù in croce) a dire loro soltanto: “Ehhhh.. ehhhhh.. ehhhhhhh! “
Il marito, con la sua sola esclamazione e le braccia aperte, non si esponeva a nulla.
Tutti gli impiegati conoscevano la prepotenza della signora ed il marito sapeva di dover tacere, per evitare il peggio.
Avrei mille altri esempi ma ho raccontato solo il rapporto di due coppie strane che riescono a resistere grazie all’atteggiamento passivo dei mariti.
Enrico, tu non mi sembri tartassato come i mariti di cui sopra (almeno dalle poche cose che hai scritto), hai concesso molta libertà a tua moglie dimostrandole di avere fiducia, perché cambiare le regole se tutto va bene?
Le abitudini poi sono dure a morire, semmai dovevi impostare la tua vita di coppia in modo diverso in passato, è normale che tu non sia sempre d’accordo con le decisioni di tua moglie e puoi sempre dire la tua opinione diversa ma non ne farei una questione di principio e non ascolterei gli amici perché non vivono con voi e dunque non possono dare giudizi dall’esterno, cosa ne sanno loro dell’equilibrio di una coppia?
Chiunque può scrivere un messaggio privato alla dottoressa Alessandra Hropich su questioni sentimentali, al seguente link:
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