BAIRO – La piccola ma sempre attiva comunità di Bairo si fregia di un campione nazionale. Si tratta di Livio Enrietto, che nella disciplina della petanque (una delle tre specialità del mondo delle bocce, insieme al volo ed alla raffa) lo scorso fine settimana ha centrato il gradino alto del podio nelle finali italiane riservate alle terne di categoria C.
Un risultato eccezionale per il canavesano, che veste i colori della squadra degli Alpini di Trofarello e che insieme ai compagni di avventura Diego Braidot ed Ezio Pregnolato ha concluso sul gradino più alto del podio le finali che si sono svolte sui campi di Brandizzo.
Il nostro, che da alcune stagioni pratica tale sport (ma nella sua carriera ha anche giocato da giovane con le bocce classiche, cimentandosi poi con il ciclismo e con l’alpinismo) è stato prima protagonista delle qualificazioni, che si sono svolte presso la Bocciofila Rossini di Torino, poi degli atti decisivi della competizione tricolore.
Sui terreni di gioco brandizzesi Enrietto e soci hanno avuto la meglio in semifinale del San Domenico Asti per 8-6, mentre in un’altra combattuta sfida, quella d’epilogo che si è giocata domenica 1° ottobre 2023, sono riusciti ad avere la meglio per 9-6 dei rivali del Valle Po Paesana.
Una bella soddisfazione per Livio, ma anche per tutto il paese di Bairo, con il Comune che si è pubblicamente complimentato con il neo campione d’Italia pure per mezzo dei social.
Enrietto ha iniziato a giocare indossando la casacca della Canavese Petanque, che purtroppo oggi non esiste più, tra l’altro conquistando prima del periodo del Covid un bronzo sempre nazionale, in occasione degli Individuali che si giocarono a Genova.
“Si tratta di una disciplina che purtroppo non è tanto diffusa nella nostra zona, ma che mi piace e mi regala soddisfazioni – racconta il neo campione – In Canavese, al momento, vi sono alcuni appassionati che giocano ai Ronchi di Cuorgnè, a Banchette e di recente a Vidracco, ma manca un club. E dire che tra le specialità delle bocce è quella più conosciuta nel mondo, dato che si gioca in Europa come in Africa, ma anche in diversi Paesi dell’Asia”
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