Sono sposata e lavoro come chef in un ambiente diplomatico, mi dicono oltretutto che cucino bene, sono specializzata.
Ma è raro che io prepari piatti con cibi grassi, salvo richieste specifiche, molti mi ringraziano talvolta anche chiedendomi di andare a lavorare nelle loro case.
Purtroppo però ho sposato un uomo che non ha mai assaggiato un piatto preparato da me, pur dicendo di essere allettato dai profumi, lui sostiene che la cucina italiana deve essere tutta con i grassi, strutto, lardo, margarina ecc. e con le spezie cioè tutto quello che io non uso mai a casa e, raramente, al lavoro. Mio marito è stato male mesi fa ed hanno scoperto che il colesterolo cattivo è salito di molto, ha l’ipertensione e l’angina pectoris, aggiungo anche che la sua pancia evidente lo fa muovere a fatica, in ospedale credevano che fossi io a nutrirlo ma ho spiegato che lui prepara lui stesso da mangiare per sé.
Pur seguito ora dai medici, mio marito ancora critica il mio modo di mangiare e cucinare senza grassi, lui si è danneggiato da solo e continua a non mangiare preparato da me, a me dispiace mortificarlo ma trovi giusto che mio marito dice (seppur per scherzo) che i diplomatici per cui cucino mangiano da ospedale con me visto che non uso grassi?
Come dovrei comportarmi secondo te?
Doriana da Montecchio Maggiore.
Tuo marito ha capito di essere la causa dei suoi mali? In ospedale glielo avranno detto.
Non è vero che i grassi sono necessari a tavola e nemmeno le spezie, abusarne poi, è rischioso.
Mia madre preparava, su richiesta di un professionista facoltoso, dei piatti più e meno semplici, il professionista arrivò a chiederle cose preparate da lei rinunciando ai suoi esosi compensi perché disse che, ogni suo piatto era una delizia mai trovata in nessun ristorante stellato, eppure lei non
usa i grassi e nemmeno le spezie tranne (e non sempre) un pizzico di pepe mentre ha un’abilità (ed anche velocità) in cucina da vera artista che ha affascinato molti altri.
Alcuni uomini cucinano pur benino ma non tutti, già avere la pancia evidente e finire in ospedale non è un buon segno.
Ogni cosa che prepara mia madre profuma fino al pianterreno del mio stabile (abitiamo ad un piano alto) mentre quando sento nel vicinato odore di alcuni grassi, riconosco subito la puzza, una buona cucina deve invogliare già l’olfatto, a me, non piace affatto e vivo bene senza.
In molti comunque fanno uso di grassi, insaccati, formaggi piccanti, spezie, dolci ma ci deve essere moderazione, se la pancia viene ad un uomo, è segno di disordine alimentare, non è buona tavola.
Se tu guardassi un intero giorno i carrelli della spesa di tanti italiani al supermercato, capiresti il motivo per cui tanti reparti ospedalieri sono pieni. Il cuore, le arterie, il colesterolo, la pressione, vanno tenuti sotto controllo, a tavola, ho notizie da tanti medici al riguardo ma questa non è la rubrica di cucina.
Esorta invece tuo marito a coltivare degli interessi gratificanti per la mente perché si cerca a tavola di colmare dei vuoti e insoddisfazioni della vita ma gli strutti e i grassi vari non aiutano a sentirsi realizzati ma danno solo un senso di sazietà momentanea, si mangia tanto e male, spesso, per non pensare e si beve altrettanto.
“Chi è causa del suo male, pianga se stesso!”
Verrebbe da dire ma, se tuo marito riesce a ridere pur con i suoi problemi di salute, è già positivo.
Chiunque può scrivere un messaggio privato alla dottoressa Alessandra Hropich su questioni sentimentali, al seguente link:
https://www.facebook.com/La-mia-Posta-del-cuore-104883382245294/