VALPERGA / CUORGNE‘ – Questa volta non è stato un concorso (dei tanti vinti…) a porre in risalto quella realtà che risponde al nome di Associazione Artemusica di Valperga e Cuorgnè. A strappare applausi ed a meritare enormi consensi è stata la presenza della realtà canavesana allo speciale evento che si è svolto alla Reggia di Venaria, manifestazione di chiusura dei festeggiamenti per i 100 anni del Parco Nazionale del Gran Paradido e di quello de’Abruzzo, Lazio e Molise.
Protagonisti il maestro Carlo Beltramo, che si è esibito in una serie di improvvisazioni musicali al pianoforte, accompagnando le immagini relative ai parchi, nonché il Coro Artemusica diretto dal maestro Debora Bria.
La bravura, la preparazione, la capacità di emozionare l’uditorio sono stati gli elementi che hanno caratterizzato una presenza molto gradita da parte degli organizzatori, un’esperienza nuova che ha ulteriormente arricchito un gruppo che da diverse stagioni sta portando avanti un discorso culturale di livello.
Infatti sono passati 25 anni da quando nel 1998 i maestri Bria e Beltramo avviarono il progetto, il quale oggi coinvolge tanti giovani del territorio del Canavese, che si sono appassionati (e continuano a farlo) al mondo delle “sette note” e del canto.
L’esperienza venariese è stata carica di pathos e ha offerto pure un modo “diverso” di fare musica: “Per noi è stato un onore essere coinvolti in tale iniziativa – dicono da Artemusica – ennesima collaborazione con l’ente Parco con il quale già avevamo lavorato per altri eventi. E’ stata un’occasione speciale, perché oltre che con il Coro abbiamo anche avuto modo di proporre qualcosa di inusuale, come appunto l’accompagnamento alle immagini proiettate nell’occasione, “esperimento” che ha colto nel segno e che ha davvero fatto modo di creare un filo diretto con il pubblico che ha regalato forti emozioni”.
La parola emozione è ricorrente quando si parla con i maestri canavesani. Perché senza la creazione di una certa empatia, in tutto ciò che si fa, anche nel quotidiano, non si riesce ad andare oltre. “Ci sono questioni legate alla tecnica ed alla preparazione, come allo studio, che sono imprescindibili nel nostro campo, ma rappresentano una base da cui partire. Perché se non si va oltre, cercando una evoluzione che sia pure profonda e che si ricolleghi al proprio “Io”, allora non si potrà mai riuscire a vivere quelle emozioni grandi che musica e canto sanno dare”.
L’Associazione Artemusica è di fatto una “famiglia”, un luogo dove non si matura solo sotto il punto di vista artistico, ma pure umano: “Si torna al concerto di empatia e di emozioni. Il cerchio di fatto si chiude in questo modo. Anche perché ai nostri allievi insegniamo che bisogna sempre mettersi in gioco. Siamo noi stessi maestri a farlo, a continuare nel percorso necessario per imparare e migliorarsi, dimostrando anche la nostra fallibilità, dalla quale però bisogna ripartire per arrivare a fare sempre meglio”.
Nelle stagioni Artemusica ha colto una lunga serie di riconoscimenti in importanti concorsi nazionali ed internazionali, che ne hanno accresciuto prestigio e nome: “Ci fanno infinitamente piacere, ma non è il nostro obiettivo principale quello di arrivare per forza primi. E’ più importante la crescita dei ragazzi che fanno parte della nostra associazione, la loro voglia di fare passi avanti ed il piacere di conoscere la musica sotto tutti gli aspetti, anche quelli che forse nel quotidiano sono meno consoni”.
Anche nel futuro la realtà che si divide tra Valperga e Cuorgnè farà parlare di sé. “Naturalmente siamo sempre attivi con i nostri corsi ed i progetti già avviati, mentre lavoreremo all’allestimento ed alla partecipazione ad eventi ed iniziative che permettano ad Artemusica di andare avanti nel suo percorso”.
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