CASTELLAMONTE – L’edizione numero 62 della Mostra della Ceramica di Castellamonte si è ufficialmente aperta. L’inaugurazione si è tenuta nel pomeriggio di sabato 19 agosto 2023 di fronte a Palazzo Antonelli, sede del Municipio ma anche di uno dei sette spazi espositivi che caratterizzano l’evento canavesano.
A fare gli onori di casa è stato il primo cittadino Pasquale Mazza, che insieme all’Assessore alla cultura Claudio Bethaz hanno sottolineato l’importanza ed il valore di una manifestazione che non è solo una importante vetrina per la città, ma è iniziativa capace di portare il nome del Canavese alla ribalta nazionale ed internazionale.
L’edizione 2023 è stata dedicata agli amici di Faenza colpiti dall’alluvione; un modo per simboleggiare l’unione e l’amicizia che lega le due città della ceramica a filo doppio.
Diversi gli ospiti presenti al taglio del nastro, avvenuto sotto l’Arco di Pomodoro, ad iniziare dall’assessore alla cultura della Regione Piemonte, Vittoria Poggio, all’Assessore della città di Savona e vice presidente AICC per il nord d’Italia, Nicoletta Negro, nonché il Console Generale di Romania a Torino, Ioana Gheorghias ed il Console Generale del Regno di Marocco in Italia – Torino, Laila Enhari.
A prendere la parola anche Giuseppe Bertero, curatore della Mostra, che ha spiegato alcune delle peculiarità dell’evento 2023, pronto ad offrire tanti spunti di assoluto interesse, che naturalmente potranno essere scoperti dai visitatori da qui sino al prossimo 10 settembre.
Nel corso dell’evento di presentazione non è mancato uno spazio dedicato all’edizione 2023 del concorso “Ceramics in love – Premio Città di Castellamonte”, che ha registrato ancora una volta un grosso successo di partecipazione con oltre 120 aderenti da più di 20 paesi del Mondo.
La giuria, che ha visto Giangiorgio Massara presidente onorario, Matteo Zauli presidente di commissione, Antonio Balestra, Marco Basso, Giovanni Francesco Cordero, Mara De Fanti, Angelo Mistrangelo ed Alessio Stefanoni quali componenti del gruppo giudicante, ha assegnato il primo premio a Cheng-Chung Yu di Taiwan, autore dell’opera “Momentary splendor”.
Piazza d’onore al rumeno Vlad Basarab, che ha presentato “Unfolding/Svolgimento”, mentre il terzo premio è spettato al lavoro dal titolo “La città sospesa”, realizzata da Gabriele Ivan Di Battista, artista che vive a Saronno.
Tre anche le segnalazioni da parte della giuria, che hanno interessato il francese Manon Lacoste (dal titolo “Dea hathor”), Illy Plaka (“Tra terra e luna”) e Anna Matola (“Hortus virentium”).
Inoltre un premio speciale, quello riservato ai giovani artisti ed intitolato a Silvana Neri, è stato assegnato all’opera dal titolo “Abracadabra”, realizzata da Denis Imberti su disegno di Roberto Azzolini.
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