domenica 16 Febbraio 2025
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Direttore: Magda Bersini
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NELLA RSA NASCE UN AMORE!

Cara Alessandra, mio papà che ha settanta anni ed è vedovo ormai da tanto, non voleva una badante a casa perché è autosufficiente ma a noi figli dispiaceva vederlo sempre solo a prepararsi da mangiare e sistemare le sue cose, una volta è persino caduto dalla scala e siamo riusciti a convincerlo che fosse il caso di andare in una Rsa, lui è andato, seppur controvoglia ma, nel giro di tre mesi si è innamorato di Luisa che è la figlia di una signora ricoverata nella stessa rsa.
Ora nostro padre vuole tornare a casa o andare a vivere con Luisa, una cinquantenne che sembra avergli ridato la carica ma noi non avevamo pensato ad una nuova unione di un settantenne ormai vedovo e al tramonto, pensavamo per lui ad una vecchiaia serena in una casa di riposo, non ad un nuovo matrimonio.
Ci sconcerta vedere papà, che ha sempre avuto il pallino delle donne, entusiasta della nuova conoscenza.
Lui si giustifica dicendo che è un uomo che ancora vuole vivere, amare, viaggiare essendo pienamente autosufficiente, noi diciamo invece che non ci si risposa a settanta anni.
Cosa ne pensi tu? Ne abbiamo parlato con il dottore che ci ha assicurato che non è colpito da demenza o rimbambito ma solo innamorato, per noi figli, tutto ciò è inconcepibile. Gli anziani debbono riposare, guardare la tv, mangiare e dormire, non andare a donne ed offrire loro rose rosse, non sono ridicoli, Alessandra?
Saverio



Definire anziano qualcuno, sa di catalogazione negativa perché gli italiani danno un significato spregiativo al termine anziano, i francesi dicono (senza offendere) invece per chiedere
l’età anche ai bambini: “Quanto vecchio sei tu?”
L’anziano nelle varie culture romane è sempre stato ritenuto una risorsa, fonte di esperienza e di saggezza, il mediatore culturale per eccellenza nel passaggio da una generazione a un’altra.
La società odierna invece presenta un anziano come un problema sociale, addirittura, tu e i tuoi fratelli avete “parcheggiato” vostro padre in una casa di riposo senza il suo vero consenso.
Gli anziani sono considerati come un problema economico e sanitario.
Mentre i giovani giocano a fare gli adulti senza esserlo e vanno avanti con una certa insofferenza verso gli anziani perché i giovani non hanno contenuti né la volontà di ammettere che, senza i più grandi, non sarebbero capaci di fare quasi niente.
Gli anziani vengono spesso solo spremuti come un limone e poi lasciati soli.


La canzone di Renato Zero, “NEI GIARDINI CHE NESSUNO SA”, descrive
l’indifferenza del mondo nei confronti di tutte quelle persone che hanno gravi difficoltà di salute, fisica e mentale ed anche degli anziani che non vengono più considerati “produttivi” e sono messi da parte in case di cura.
La società conosce solo il processo produzione-consumazione.
Gli anziani sono visti soltanto come bancomat per soddisfare le esigenze ed egoismi dei giovani.
Saverio, lasciate vivere vostro padre come vuole lui e non da incapace di intendere e di volere, lui è una risorsa, non un peso.


La storia con Luisa sarà un fuoco di paglia? Non lo sappiamo ma è una luce che si è accesa nella vita di vostro padre che non vuole essere “parcheggiato ” in una casa di cura.
Mai mettere da parte i “depositari viventi” della storia, coloro che sono nati prima, hanno acquisito l’esperienza e la saggezza sul campo di battaglia della vita, come vostro padre, non è ridicolo chi sa sognare e sperare e poi, viva le rose rosse !
“Non si è mai troppo vecchi per fissare un nuovo obiettivo o per sognare un nuovo sogno…”



Chiunque può scrivere un messaggio privato alla dottoressa Alessandra Hropich su questioni sentimentali, al seguente link:
https://www.facebook.com/La-mia-Posta-del-cuore-104883382245294/

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