lunedì 4 Novembre 2024

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CANAVESE – Nasce il gruppo “Raccolta Insostenibile”: i cittadini sono arrabbiati

Il gruppo, formato da alcuni cittadini che ha partecipato alle riunioni organizzate da Teknoservice per la presentazione del nuovo servizio di raccolta rifiuti e, scettico sugli obiettivi che l’azienda ha dichiarato, ha deciso di fare sentire la propria voce

CANAVESE – Le nuove modalità di gestione della raccolta rifiuti sta tenendo banco ormai da alcune settimane, tra il malcontento di gran parte dei canavesani. A tal proposito è nato il gruppo “Raccolta Insostenibile” formato da alcuni cittadini che, dopo aver partecipato alle riunioni organizzate da Teknoservice, che si sono svolte alla presenza degli amministratori comunali, atte a presentare il nuovo servizio di raccolta rifiuti e, scettico sugli obiettivi che l’azienda ha dichiarato, ha deciso di fare sentire la propria voce.

“Comprendiamo quante siano le incombenze degli amministratori comunali e, quindi, vogliamo pensare che il loro non opporsi al disservizio che si sta concretizzando giorno dopo giorno, sia causato da una poca attenzione da parte loro. Nel 2022, a seguito di approvazione degli atti da parte del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Canavesano Ambiente (CCA), viene bandito l’appalto per la raccolta rifiuti. La documentazione, a corredo del bando, non è stata letta dalle amministrazioni comunali in fase di stesura, ma forse nemmeno in fase di pubblicazione degli atti. La gara d’appalto, il cui valore è di circa 86 Milioni di euro, per 6 anni di attività, è stata vinta da Teknoservice, grazie ad un ribasso del 5%.

Abbiamo presenziato agli incontri informativi, durante i quali ci siamo sentiti dire come fare la spesa, cosa bere e come tagliare il cartone o accartocciare la plastica. Ci è stato detto che saremmo dovuti andare a ritirare i kit: ebbene l’art. 26 del capitolato speciale d’appalto, proprio a pag. 57 recita: “consiste nella consegna tramite sistema domiciliare .…”; quindi, perché non fare la consegna porta a porta? I comuni sono abitati anche da persone non autosufficienti (anziani e disabili) che sono nell’impossibilità, oltreché di andarli a ritirare, anche poi di utilizzarli. All’art. 19 viene scritto che i bidoncini non devono strabordare: obiettivo impossibile da realizzare perché una famiglia di 4 persone non può permettersi di tenere in casa l’immondizia per una settimana in mastelli di 35 litri.

Lo studio tecnico che ha poi portato alla stesura del capitolato d’appalto ha “dimostrato che solo consegnando bidoncini più piccoli le persone sarebbero indotte a fare meno rifiuti…. Detto tutto ciò, vorremmo ci si fermasse un momento a ragionare su alcuni punti:

1. Siffatti nanetti, è il caso di dirlo, sono scomodi e pesanti, senza ruote, senza possibilità di trascinamento, non adatti per anziani, disabili, affetti da patologie deambulatorie, mamme in gravidanza;

2. Per le maestranze addette al servizio si tratta di alzare ogni singolo bidoncino e posizionarlo sul camion: qualcuno si è chiesto come reagiranno le schiene degli addetti a questa pesante movimentazione manuale?

3. Qualcuno pensa al fatto che, se i rifiuti non possono stare nel bidoncino, verranno esposti in sacchi a parte, alla mercè degli animali e dovranno essere anch’essi spostati a mano?

4. Pare impossibile che si possano ridurre i rifiuti che si producono per il solo fatto che i bidoni sono più piccoli: è lapalissiano che 10 kg di rifiuti restino 10 kg, sia inseriti in un bidone grande sia in uno piccolo;

5. Ci pare scontato che, se l’innovazione del servizio resterà, diventerà prassi di molti lasciare i rifiuti ovunque, nell’impossibilità di conferire le quantità finora prodotte;

6. Da ultimo: i vecchi bidoni, che fine faranno? Diventeranno rifiuti?

Come gruppo “Raccolta Insostenibile” avvieremo iniziative di sensibilizzazione sul tema, la cittadinanza verrà informata attraverso social, giornali e passaparola. Facciamo appello ai sindaci dei 47 comuni componenti l’assemblea del CCA, al consiglio di amministrazione del CCA, che ha messo a bando la nuova modalità di raccolta rifiuti, affinché rivalutino la situazione, prendano atto delle dinamiche che a breve coinvolgeranno il bacino intero, chiedano a Teknoservice una sospensione dell’attuale transizione e prendano in considerazione le idee e proposte che il territorio avanzerà.

Nel frattempo potete scrivere a raccolta.insostenibile@gmail.com, potremo così far sentire la voce dei cittadini, primi veri attori dei comuni in cui viviamo” si legge nel lungo comunicato ricevuto.

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