CUORGNE‘ – Quello appena trascorso è stato un weekend decisamente denso di emozioni per il giovane atleta cuorgnatese Luca Malosti, protagonista del Campionato Italiano Lead di arrampicata, che si è tenuto all’Urban Wall Milano Climbing Factory di Pero, dove per un soffio non è riuscito a conquistare il gradino più basso del podio. Un evento importante e atteso, che ha visto impegnati i più forti atleti a livello nazionale, che si sono contesi sin dal sabato mattina, con le qualifiche per accedere alla semifinale di domenica mattina, e della finale di domenica pomeriggio, il titolo di Campione Italiano. Un amore per il freeclimbing quello di Luca, tesserato presso il Centro Sportivo dell’Esercito, che coltiva da quando è piccolo, grazie alla forte passione trasmessa da papà Fabio e mamma Michela. Il talentuoso freeclimber ha anche preso parte, lo scorso anno, ai campionati mondiali giovanili che si sono disputati a Dallas, in Texas, oltre ad innumerevoli gare del campionato regionale ed italiano e ha conquistato la medaglia di bronzo in Coppa Europa giovanile e quella d’argento nella Coppa Europa Youth a Zilina nel 2021.
“E’ stato davvero un weekend indimenticabile e carico di emozioni: nelle qualifiche del sabato, inizialmente ero teso, perchè si trattava di una gara importante per il proseguimento della stagione. Nelle seconde qualificazioni, sempre a causa della tensione, ho commesso qualche errore che mi ha portato al 13esimo posto, ma ho avuto accesso alla semifinale e alla finale della domenica. La mattina della semifinale ero, al contrario, molto più tranquillo e rilassato, e ho scalato con molta più disinvoltura. La mia determinazione e, soprattutto, la mia tranquillità mentale mi ha permesso di eseguire delle ottime prese che mi hanno fatto accedere alla finale del pomeriggio. Diciamo che, il periodo di tempo intercorso tra la semifinale e la chiusura dell’isolamento di noi atleti, è stato decisamente lungo, e tensione e pensieri sono decisamente aumentati.
All’uscita dell’isolamento, invece, la paura di non riuscire a dare il massimo è scomparsa lasciando il posto al divertimento. Ho pensato a divertirmi e non al risultato, ero totalmente a mio agio e, grazie a questa tranquillità, sono riuscito a conquistare la quarta posizione, ad un soffio dal terzo. Sono contento per questo risultato, soprattutto per la stagione appena passata dove ho commesso alcuni errori ma, grazie alla mia determinazione e all’allenamento, sono riuscito a riscattarmi e sono davvero fiero di me stesso. Ringrazio di cuore i miei allenatori Federico Galli e Marco Botto e il mio sponsor” ci ha raccontato un emozionato Luca.
“L’emozione di rivedere Luca negli 11 finalisti era già sufficiente, ma che poi per una presa sfiorasse anche il podio arrivando quarto, è difficile da spiegare a parole. Bisognava essere lì per capire l’adrenalina e la tensione del momento. Faccio i complimenti a Luca, per la sua meritatissima medaglia di legno che per me è il più bel regalo di compleanno che potesse farmi; mi ha regalato emozioni vere, forti, che non dimenticherò mai” ha commentato papà Fabio.
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