LEINI – Per capire l’importanza di quella data, 1° giugno, per il Santuario della Madonna delle Grazie e per tutte le persone che a quel Santuario sono devote, bisogna fare un salto nel passato. In un passato molto remoto. Arrivando nel 1630. Anni bui, flagellati dalla peste che imperversa ovunque, anche a Leini. Il primo giugno di quell’anno, come dice la tradizione, la leggenda, la devozione, la Madonna compare ad un sordomuto della famiglia Regina.
Come racconta don Giacomo Olivero nel suo “Leini ieri e oggi”: «…ed egli, sordo dalla nascita, ode per la prima volta una voce. Quella della madre di Dio la quale gli dice: “Va, annuncia a tutti che a mio onore innalzino in questo luogo una chiesa ed io pregherò il mio figlio di far cessare la peste”. Per le vie desolate e mute di Leini il Regina corre fuor di sé gridando al miracolo, annunziando che il morbo è cessato, che la Madonna s’è ricordata dei suoi leinicesi. I pochi superstiti si affacciano alle finestre delle case ormai vuote, odono le meraviglie del sordomuto miracolato, si uniscono a lui nella preghiera di supplica e di ringraziamento. La pace è ritornata nei cuori superstiti, martoriati dalle più atroci privazioni, dai lutti dolorosi». In quel giorno la peste finisce, e si inizia a pensare alla costruzione del santuario.
In questo 2023, 393esimo anniversario dell’apparizione, la ricorrenza sarà celebrata con un concerto, organizzato nell’ambito del progetto “Organalia”, che vedrà come protagonista l’organo a canne del santuario, datato 1844. A suonarlo, il maestro Gianluca Cagnani che, con la mezzosoprano Rossella Giacchero, si esibirà in “O dulcis Virgo”, brani per organo e voce dedicati alla Madonna. L’inizio del concerto è fissato per le 21, ma in quella particolare giornata, giovedì 1° giugno, il santuario sarà aperto dalle 15 per la preghiera personale.