CHIVASSO – C’è sgomento e tristezza in città per la perdita di Fabio Santa, 48 anni che, nel pomeriggio di ieri, lunedì 8 maggio, ha messo fine alla propria vita gettandosi da un cavalcavia della Torino-Savona. Un gesto, quello dell’Ingegnere del Consorzio Est Sesia, annunciato poche ora prima tramite il suo profilo facebook: un messaggio inequivocabile, scritto nero su bianco, seguito da un addio alle persone che più aveva amato nella vita, tra cui la moglie ed il figlio.
Una fine assurda quella del chivassese, originario di Castelrosso, nessuno si aspettava che potesse compiere un gesto estremo. E, invece così è stato. A scatenare l’istinto suicida dell’ex ingegnere di Città Metropolitana una malattia che, purtroppo, sembrava non dargli tregua: “Ho convissuto con una malattia invisibile ma impietosa fin da bambino quando probabilmente originata da una grave parotite curata male mi ha creato non solo danni funzionali irreversibili all’udito sx e a parte del cervello e della corteccia fronto-temporale che regolano sonno, memoria, ricordi e ascolto…. che ha che pochi o nessuno di chi mi conosce ha realmente visto.
Forse poteva essere diagnostica da subito, o forse all’epoca no. Ormai però è completamente inutile addossare colpe a qualcuno o a se stessi, a maggior ragione essendo per buona parte congenita. Purtroppo con e dopo il COVID la situazione è peggiorata cronicamente ed irreversibilmente. Non mi si venga a parlare di coraggio. Né a vent’anni, né a ventisette, né a trentadue, né ora. Quello che ho passato in alcuni anni della mia vita ma soprattutto nell’ultimo non lo auguro a nessuno. Mi sono laureato in ingegneria a pieni voti, mi sono sposato e ho vissuto trenta anni con una ragazza e poi donna speciale che mi ha regalato la gioia di un figlio fantastico e stupendo. È lui il mio futuro!! Ecco una cosa che mi dispiace tantissimo è di non poterli accompagnare in questo futuro.
Vi ho amato al massimo di quello che ho potuto e saputo fare e per tutto il tempo che sono riuscito. Non voglio più essere di peso a nessuno, e di qui in futuro sicuramente lo sarei x sempre. Mi dispiace veramente tanto. Ringrazio e abbraccio tutti i nonni e i parenti che ci hanno sempre amato e supportato e per cui vale soprattutto la frase precedente. Ringrazio e saluto tutti gli amici, i colleghi e i conoscenti reali di Chivasso, Novara, Sauze e Torino o “social” con cui ho condiviso lavoro, tempo, amicizia e passioni (e 9 scudetti di fila…)” riporta il suo ultimo messaggio social.
Grande sportivo, amante della montagna e della Juventus, lascia in preda allo sconforto famigliari ed amici. La data dei funerali non è stata ancora fissata in attesa delle decisioni della magistratura intervenuta su richiesta della Polizia Stradale di Mondovì.