mercoledì 6 Novembre 2024

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TORINO – La città piange la scomparsa della giornalista Giuditta Dembech

Aveva 75 anni; donna forte, punta di diamante della corrente letteraria New Age italiana, con un’innata curiosità che l’ha sempre portata ai confini di ciò che è conosciuto e che si scontra, inevitabilmente, con quello di ignoto e inesplorato vi è tra il di qua è l’aldilà

TORINO – Sono giornate tristi per la città che piange la scomparsa della giornalista e scrittrice Giuditta Dembech, 75 anni, donna forte, punta di diamante della corrente letteraria New Age italiana, con un’innata curiosità che l’ha sempre portata ai confini di ciò che è conosciuto e che si scontra, inevitabilmente, con quello di ignoto e inesplorato vi è tra il di qua è l’aldilà.

“Credo di aver letto tutto il poco disponibile in quegli anni fra il 1960 e il 70. La svolta definitiva verso la ricerca dell’inconoscibile è arrivata con la lettura di un libro francese edito da Gallimard ed è stata la rivelazione, uno scenario immenso si è aperto ai miei occhi. E quando anni dopo è stato tradotto in italiano l’ho praticamente consumato: riletto, studiato, analizzato punto per punto. In Italia ero ancora in anticipo sui tempi, ma ormai sapevo cosa avrei voluto fare da grande: la ricercatrice dell’occulto” scriveva di sé sul suo sito internet.

Ed è proprio quella relazione con l’occulto che l’ha portata a scrivere una trentina di libri, il primo a 26 anni intitolato “Musiné Magico” che spazia sulle nuove scoperte, e soprattutto, inserendo l’attualissima corrente ufologica che caratterizza quella montagna. Ne sono poi seguiti tanti altri, l’esperienza ai microfoni della prima radio libera, Radio Torino Alternativa nella trasmissione chiamata “L’altra Scienza” in coppia con Luigi Brandais, intellettuale super-scettico, e con una serie di trasmissioni sui grandi temi dell’insolito, passando poi a Radio Centro 95 con “Quinta Dimensione”, trasmissione che è passata per emittenti diversi fino a Radio Italia Uno.

Nei primi anni ‘70 la Dembech, grazie ad un’intervista per la Gazzetta, incontra un grande personaggio di quei tempi che diventa suo grande amico per oltre 25 anni, Gustavo Adolfo Rol, personaggio straordinario che ha guidato la sua crescita professionale e spirituale sino al giorno della morte del grande maestro che le ha dedicato dolci parole di stima e affetto.

Una donna straordinaria, una grande anima, forte e coraggiosa che mai si è fermata di fronte alle avversità, come quelle provocate dalle sue condizioni di salute, lascia gli adorati figli Jacqueline e Clay, il genero Marco e la nuora Lara, i nipoti Erik, Kevin e Holly, le sorelle Marisa e Adele, il fratello Roberto e tutti coloro che l’hanno amata. I funerali della giornalista e scrittrice si terranno giovedì 27 aprile alle 11.30 nella parrocchia Immacolata Concezione San Donato.

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