sabato 7 Dicembre 2024

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L'angolo di Alessandra HropichLa Posta del CuoreSONO STATO CON UNA ESCORT, È UN PECCATO?

SONO STATO CON UNA ESCORT, È UN PECCATO?

Vorrei scrivere un messaggio perbene, ma in estrema sintesi potrei dirle che: sono un ragazzo con disabilità motoria dalla nascita (tetraparesi spastica), mi sono abbastanza “realizzato” negli studi e nel lavoro ma non ho mai avuto una fidanzata, ho 37 anni. Così, qualche volta, mi sono rivolto ad una escort, mi sento tremendamente in colpa per questo, come se avessi fatto una cosa schifosissima, da tenere nascosta e di cui vergognarmi a vita. Vorrei sapere se è necessariamente così oppure non sempre procurarsi sesso a pagamento vuol dire essere una persona spregevole? Ovviamente la risposta è soggettiva, però, se vorrai, rispondimi più schiettamente possibile. Mi capita di domandarmi se mai dovessi avere una compagna, se avrò il coraggio di dirle che ho usufruito di sesso a pagamento.
Gianni da Mondragone




Caro Gianni, mi toglierei dalla testa il pensiero che, usufruire del sesso a pagamento, sia una cosa schifosa, chi lo stabilisce? Le prostitute dopotutto fanno il mestiere più antico del mondo. È evidente che ci sono tanti uomini disposti a comprare sesso.
Non bisogna mai vergognarsi di nulla, crea disagio e rimorso ma tu non hai commesso alcun reato.
Mi chiedi se dovresti dirlo o meno ad una eventuale compagna, la risposta è: No!
Ognuno di noi ha una parte nascosta che non viene mai rivelata a nessuno, l’ altro non è il nostro confessore che ci redime dai peccati.
Ma il bisogno di raccontare un fatto del passato che ritieni sporco, può avere diversi significati: o pensi di liberartene raccontandolo o cerchi un conforto morale in colei che ti amerà, in entrambi i casi, tu non faresti comunque pace con il passato, dunque, non serve raccontarlo ad una ipotetica lei.
Parlando in passato della vita in genere con un Monsignore, fu lui a sottolineare che ogni essere umano è un peccatore e che, il peccato, non è un fatto per cui condannare una persona, basta pentirsene, chiedere perdono, il suo, era un giudizio da credente.
Dunque, se tu ritieni il ricorso del sesso a pagamento un fatto ignobile, puoi sempre fare pace con il passato confessandolo in chiesa, se sei religioso oppure fare gesti ed opere buone che ti facciano sentire meglio.

Ma non consegnerei mai un mio fatto personale ed intimo ad un’ altra persona, a che pro?
Piuttosto ci può essere una certa rigidità e/o inflessibilità in te perché ti senti giudice di te stesso.
Più in generale, ti risulta che i tanti uomini che tradiscono puntualmente la compagna di vita con l’ amante o con le prostitute, si preoccupino di rivelarlo poi alla moglie? Ed è ben più grave il fatto di ricorrere sistematicamente al sesso a pagamento avendo una relazione stabile, perché dunque dovresti preoccuparti tu di raccontare le tue scelte precedenti (pur se le reputi sbagliate) ad una donna che sceglierai?
Il risultato della tua sincerità sarebbe in ogni caso quello di continuare tu a giudicarti e non risolveresti comunque il problema.


Il mio consiglio è quello di fare chiarezza con un parroco (se sei credente), un dialogo con chi non è di parte può farti sentire più leggero e libero da un peso o con uno specialista se proprio non riesci ad accettare in genere fatti del tuo passato, per risalire alla causa dell’ inflessibilità verso te stesso (questo è il vero nodo da sciogliere).
Ma vivrei in pace un’ eventuale relazione senza i fantasmi del passato.
Ricorda che il cercare l’ intimità non può essere visto come errore e, la scelta delle prostitute, la reputi tu disdicevole ma, come ogni scelta, all’ epoca dei fatti, era una necessità.
Caro Gianni, una scelta che facciamo è legata a quel preciso momento, la rigidità mentale fa vedere però solo il fatto e non le motivazioni.
La persona che vive il rimorso di qualcosa vorrebbe guardare al futuro ma orienta la sua attenzione al passato, dunque resta ferma e non si evolve, smetti di rimuginare.

“RIMUGINARE È COME STARE SU UNA SEDIA A DONDOLO: TI DÀ QUALCOSA DA FARE.
MA NON TI PORTA DA NESSUNA PARTE!”



Chiunque può scrivere un messaggio privato alla dottoressa Alessandra Hropich su questioni sentimentali, al seguente link:
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