Sono Gisella, single, persona molto social per lavoro, ogni tanto faccio delle belle conoscenze. Non ti nascondo che talvolta mi piace qualcuno, ci scriviamo molto, poi ci diamo il numero di telefono e diventiamo amici oppure ci incontriamo.
Mi è successo un anno fa di conoscere un amico/contatto social attraente ma sfuggente, so che è solo, è divorziato e lo so con certezza da contatti comuni.
Quello che non capisco è il motivo per cui, dopo bei discorsi e richieste sue di incontrarci, poi sembra calare il sipario, torna alla carica con nuovi messaggi e frasi carine per convincermi ad uscire con lui. Mi chiedo il senso di uscire con un uomo che mi scrive anche dopo un mese di silenzio, vedendolo di persona, cosa cambierebbe?
Non ho nessuna voglia di giocare con una persona stupida o talmente delusa da evadere gli altri, per poi tornare alla carica quando gli fa comodo. Da cosa può dipendere questo atteggiamento incomprensibile?
Dovrei essere io più decisa dandogli un ultimatum?
Gisella da Viterbo.
Mi chiedi di un uomo che non hai mai visto di persona. Posso dirti i miei dubbi e una mia esperienza analoga.
Pochi giorni fa incrocio, per la prima volta, un ex contatto social che avevo eliminato perché scialbo nei modi, assente, tuttavia, in occasione di un grande convegno a Roma, me lo sono ritrovata vicino, non lo saluto sul momento ma gli scrivo dopo in chat dicendo che ero anche io al convegno.
Il Tizio che è una persona di poche parole, mi risponde: “Peccato tu non mi abbia parlato, avrei voluto conoscerti!”
Poi cala il sipario perché al mio ex amico social piace fare soprattutto selfie con amici, alcuni lo definiscono un “piacione”, io non vedo alcuna bellezza in lui.
Il Tizio che ho incrociato al Convegno mi viene descritto (da chi lo conosce) come una persona vuota, senza contenuti a livello culturale e soprattutto incapace di relazioni stabili, verifico e noto che scrive di essere single sul suo profilo, forse per proporsi al gentil sesso.
Il vuoto dell’animo traspare cara Gisella, il mio vecchio “amico” pubblica selfie sorridenti con amici e conoscenti ma il sorriso non dice nulla di una persona, io posso solo dirti che leggo una certa malinconia velata e un vuoto interiore nel volto di chiunque, nel volto del mio conoscente virtuale invece ho letto uno in cerca di donne da incontrare subito, senza mai fermarsi con nessuna a lungo, come confermato da chi lo conosce, figuriamoci quanto gli interessasse la conoscenza con una scrittrice come me amante della riflessione e del dialogo. Non so se il tuo amico si trova in una situazione simile a quella di colui di cui ti ho sin qui raccontato ma non credo che tu debba dare un ultimatum al tuo amico social, puoi però esprimere maggiore curiosità di incontrarlo.
Sappi che essere vuoti significa non avere prospettive di vita affettiva, cercare di apparire felici senza esserlo (anche a questo servono i selfie sorridenti) il senso di vuoto appartiene anche a diverse psicopatologie, come il disturbo narcisistico, borderline e depressivo; mentre molti altri nascondono solo storie che hanno difficoltà a chiudere. Le persone con un grande vuoto interiore, le trovi ad ogni livello ma le scopri soprattutto dal vivo, ti renderai conto se hai a che fare con una persona vuota solo quando incontrerai il tuo amico social e non cercare di riempire mai tu il vuoto di nessuno, non siamo nati per tentare di dare un senso alla vita altrui.
Si dice “vuoto a perdere” delle bottiglie che vengono gettate e non restituite, io intendo il “vuoto a perdere” anche per quelle persone che ti offrono il nulla ma le persone vuote e prive di contenuti si vedono subito o quasi.
La compagnia di una persona vuota equivale alla solitudine.
“QUANDO TENTI DI RIEMPIRE LA VITA ALTRUI, STAI SVUOTANDO TOTALMENTE LA TUA!”
Chiunque può scrivere un messaggio privato alla dottoressa Alessandra Hropich su questioni sentimentali, al seguente link:
https://www.facebook.com/La-mia-Posta-del-cuore-104883382245294/
