Alessandra, sono rimasto vedovo per ben quattro volte, ho i figli grandi e vorrei sposarmi nuovamente. Chiedo alla mia nuova compagna se vuole sposarmi, per la prima volta, parliamo dei miei precedenti matrimoni ed io le confesso che, pur avendo amato ciascuna, erano frequenti le liti e i dissapori come accade in tutti i matrimoni dove bisogna mettere in conto le tante spine perché la vita coniugale non è tutta rose e fiori, questo, andava pur detto.
Non ho mai visto la mia donna tanto indignata, quasi mi ha fatto sentire uno che fa morire le donne di crepacuore o qualcosa di simile, questo pregiudizio mi ha molto ferito ed ora ci siamo lasciati, dopo una brutta lite.
Alessandra, ti sembra giusto che un vedovo non possa risposarsi? Se ho sbagliato, mi dici tu in cosa?
Alessandro da Abbiategrasso.
Caro Alessandro, certo che un vedovo può risposarsi, è il modo che hai tu di proporti che non va bene.
Un uomo che si presenta alle donne come un vedovo per ben quattro volte e poi, chiarisce che la sua vita coniugale con ciascuna non è stata rose e fiori e che le liti erano frequenti, beh fa una pessima impressione, nessuno dice che tu abbia il potere di far morire le donne che sposi ma lo fai involontariamente pensare quando dici che le liti erano la regola di ciascun matrimonio.
Ma almeno sei sincero, sarebbe peggio se dicessi a ciascuna che sei una specie di santo e poi ti riveli dopo.
Una conoscente di mia madre si sposò, per impazienza, con il primo disgraziato che le era capitato, un vedovo con quattro figli che si appoggiò totalmente a lei facendosi persino trovare un lavoro dalla moglie, i due ebbero il quinto figlio. Il lavoro del marito durò poco perché, impiegato come commesso in una prestigiosa enoteca, (grazie ad alcune conoscenze della signora), si fece licenziare dal titolare quando si accorse delle bottiglie di vini e liquori pregiati letteralmente svuotate in cantina, dopotutto, al vedovo allegro piaceva molto bere (gratis) alcolici pregiati.
Oltretutto, come se già non bastasse, il disgraziato, quando la moglie si ammalò di un grave male (ma forse curabile se preso in tempo), la convinse a pazientare a lungo prima di operarsi, corteggiando nel frattempo in ospedale la sorella della moglie proprio mentre la poveretta stava più soffrendo su un letto ospedaliero, lui rimase dopo poco nuovamente vedovo senza mostrare sofferenza alcuna.
Sembrava che, per ogni moglie defunta, ce ne fosse una nuova già pronta, di riserva, pensavamo quasi che il vedovo allegro avesse in tasca ogni volta qualche donna da sposare.
Bada bene, Alessandro, questo vedovo non ha mai avuto un aspetto piacente, come si potrebbe pensare ed ho sempre visto in lui uno stuzzicadenti con un viso stretto, minuto e smagrito, con una capigliatura buffa che ricorda gli alberi da ombra estesi in larghezza come foglie, infatti, di lui, si notava solo un’enorme massa di ricci neri estesa solo in larghezza.
Ma, a differenza di te, il disgraziato vedovo tre volte accertate almeno (poi lo perdemmo di vista), ha sempre avuto parole gentili verso le donne che tutte diceva di amare a suon di frasi poetiche, mentre non disse mai in giro di essere stato licenziato dall’enoteca ma di aver scelto volontariamente di fare il pittore di quadri, si era dato all’arte, questo faceva credere.
Intanto, senza mai un soldo in tasca, il vedovo ha sempre trovato una nuova donna da sposare, per tutte, lui ha sempre avuto iniziali atteggiamenti amorevoli, anche per colei che (forse) ha fatto morire suggerendole di operarsi cinque anni dopo.
Si può morire di indifferenza, di mancate cure urgenti e si muore di mille altri motivi.
Alessandro, tu non hai colpe (almeno credo) per il fatto di essere vedovo, sbagli però nella convinzione che il matrimonio sia fatto soprattutto di liti e di spine, ti presenti sicuramente male, dimostri di non aver capito molto della vita coniugale ma la tua chiarezza è almeno un ottimo deterrente per chi vuole sposarti e spera in una vita tranquilla (permettimi almeno questa battuta ironica).
Se io fossi una persona ipocrita, ti direi di mentire, di dedicare frasi d’amore alle donne, di stupirle con comportamenti fuori tempo, salvo poi mostrarti veramente solo da sposato. Ma perché dovresti farti sposare con inganno? Esattamente come ingannava tutte il vedovo allegro di cui sopra?
Si può morire di liti? Di crepacuore? Di questo ti ha quasi accusato la tua ultima compagna? Beh, io non sono di certo una sostenitrice delle liti continue come benefiche per la coppia in nessun caso, dunque, secondo me, dovresti rinunciare proprio all’idea di sposarti ancora una volta per via delle tue idee sulla vita matrimoniale. Non credo che ti serva un’altra moglie per sperimentare nuovamente ciò che già ben conosci e non mi porrei il problema se tu porti sfortuna alle donne piuttosto dovresti capire che non ti fa star bene la vita matrimoniale e poi, perché sposarsi sempre?
Ricorda che: “Errare è umano, perseverare è diabolico!”
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