PIEMONTE – In arrivo il prolungamento di apertura degli asili nido comunali, anche durante le vacanze estive o quelle pasquali. E senza che le famiglie debbano sborsare un centesimo in più. E, a dire il vero, senza che neppure i Comuni debbano spendere un centesimo in più, dal momento che i maggiori costi saranno coperti da un finanziamento della Regione Piemonte (per il quale sono stati stanziati oltre 2 milioni e 700mila euro). Obiettivo del progetto, facilitare le famiglie con bambini fino a tre anni di età a conciliare le incombenze lavorative con la cura dei figli. «La famiglia è il primo ammortizzatore sociale, culla degli affetti e luogo nel quale si forma l’identità di ciascuno di noi – commenta l’Assessore regionale Elena Chiorino – Il nostro obiettivo è sostenerla e tutelarla tramite misure concrete, finalizzate al sostegno della natalità per uscire da questa glaciazione demografica. Una nazione che non fa figli è una nazione che nega il suo futuro, e una misura di questo tipo garantisce opportunità ad una donna di essere sia madre sia lavoratrice. Ampliare gli orari dei nidi a pari tariffa significa sia supportare l’occupazione femminile, aumentando il numero di educatrici necessarie, sia di non gravare sulle casse comunali calmierando le tariffe». La modalità del prolungamento dell’orario sarà stabilito dai vari Comuni, in base alle proprie esigenze, sia dal lunedì al venerdì, sia il sabato mattina.
Sono stati 63 i Comuni, in tutto il Piemonte, ad avere avuto il finanziamento, ventuno dei quali della provincia di Torino. Si tratta di Brandizzo (cui sono stati assegnati poco più di 37mila euro), Rivarolo (16mila euro), Moncalieri (156mila euro), Collegno (148mila euro), Roletto (32mila euro), Orbassano (50mila euro), Poirino (quasi 23mila euro), Leini (26mila euro), Druento (quasi 23mila euro), Giaveno (12mila euro), Chieri (quasi 12 mila euro), Settimo (8mila euro), San Secondo di Pinerolo (32mila euro), Lanzo (8mila euro), Casalborgone (43mila euro), Perosa Argentina (13mila euro), Nichelino (7mila euro), Rivalta (18mila euro), Carignano (quasi 47mila euro), San Mauro (8mila euro) e Settimo Vittone (quasi 36mila euro).
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