VOLPIANO – Forse non se lo aspettavano neppure i promotori, il circolo del Pd di Leini, che l’iniziativa “Eliminiamo le differenze – Il ciclo non è un lusso”, potesse uscire dai confini del Comune ed approdare in altre realtà. E invece non solo sarà discusso nei prossimi giorni nel Consiglio comunale di Torino ma, oltre ad altri centri della zona, finirà nell’ordine del giorno anche nel prossimo Consiglio di Volpiano.
Solo che a portarlo non sarà il Pd, che pure è in maggioranza, ma i due gruppi di opposizione “Cambiamo Volpiano” e “Gente di Volpiano”. Che, nella mozione presentata, chiedono di: «…allestire all’interno dei bagni della scuola primaria di secondo grado destinati alle ragazze un distributore di assorbenti gratuiti, possibilmente ecosostenibili, e di applicare prezzi ridotti o promozionali sui prodotti sanitari femminili e ogni altra eventuale iniziativa per migliorare la disponibilità e l’educazione all’uso di questi prodotti da parte delle giovani donne e che possa favorire le fasce economicamente più svantaggiate». Richieste che arrivano in un momento particolare. Un momento nel quale si sta facendo sempre più largo, a causa della pandemia, della crisi energetica e di tutte le conseguenze che hanno avuto nei bilanci della varie famiglie, un fenomeno conosciuto come “period poverty” vale a dire: «…il mancato accesso a prodotti mestruali sicuri e igienici, che implica rischi per la salute fisica, con infezioni del tratto riproduttivo e urinario. All’aspetto economico, si aggiunge poi anche lo stigma sociale che in alcuni contesti impedisce di gestire il ciclo con dignità». Sui costi incide in maniera netta l’Iva, che in alcuni paesi dell’Unione Europea è stata drasticamente abbassata (si pensi, per esempio, al 3 per cento del Lussemburgo o al quattro per cento della Spagna).
Per “Cambiamo Volpiano” la richiesta di un intervento in tal senso non rappresenta una novità assoluta. Chi ha buona memoria ricorderà che praticamente un anno fa, il 15 novembre 2021, il gruppo aveva presentato un’interrogazione con la quale si chiedeva all’Amministrazione comunale se vi fossero intendimenti con i quali si prefiggeva di operare in merito alla problematica della “Tampon Tax”. Allora l’interrogazione non aveva avuto successo. Magari oggi, ad un anno di distanza, le cose andranno diversamente.
© Riproduzione riservata - vietato l'utilizzo di testi, video e foto se non espressamente autorizzato dall'Editore
Per restare sempre informato, iscriviti ai nostri canali gratuiti:
la newsletter di WhatsApp per le notizie di Cronaca (per iscriverti invia un WhatsApp con scritto NEWS ON al 342.8644960);
il nostro canale Telegram (ObiettivoNews);
il nostro canale WhatsApp https://whatsapp.com/channel/0029Va9vIQO30LKS6x1jWN14 con le notizie selezionate dalla nostra redazione.