mercoledì 30 Aprile 2025
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LA SEDUZIONE SEMPRE VIVA!

Alessandra, convivo con una donna alla quale voglio molto bene, voglio invecchiare con lei, abbiamo un figlio e tutto è sempre stato molto sereno tra di noi.
Solo qualche giorno fa, ad una festa, degli amici hanno parlato alla mia compagna del sesso, dell’intrigo e della bellezza di un rapporto sempre vivo dal punto di vista sessuale. Per me, il capitolo sesso si è chiuso con la mia compagna, lei ora mi fa notare, quasi con meraviglia, che gli amici, pur sposati da anni, hanno una vita sessuale decisamente attiva. Io ho perso interesse fisico verso la mia donna, forse, per le troppe abitudini insieme, forse perché tra noi non esistono più segreti o perché viviamo in simbiosi ma non la lascerei per nessuna donna al mondo perché le voglio troppo bene.
Ti confesso però che, il fatto di rispolverare l’argomento sesso con lei mi ha turbato, per non ferirla, non le ho detto che ricorro al sesso occasionale, ebbene si, il mistero mi intriga, ma non vorrei essere considerato dalla mia donna come un impotente o malato perché non faccio più l’ amore con lei. Sono tanto sbagliato io se desidero la seduzione come qualcosa che dovrebbe essere sempre viva?
Vorrei qualche tuo racconto o esempio al riguardo come fai sempre, possono illuminarmi.
Carlo da Rieti



Carlo, fa sorridere che una donna sposata abbia bisogno di amici che le ricordino che una coppia normale fa l’amore, beh, altrimenti si è parenti, mi sembra logico.
Battuta a parte, ti capisco pienamente, una donna prevedibile in tutto, una con cui vivi in simbiosi, raramente attrae poi sessualmente parlando.
Esempi concreti ne ho anche troppi ma mi limito qui citandone solo un paio.
Un mio zio, uno spettacolo vivente, si presentava da giovane alle donne da conquistare e, già al primo incontro redigeva a voce una sorta di cartella clinica dei suoi malanni e cicatrici, e lo faceva ad ogni primo appuntamento, il mio parente infatti, dopo aver illustrato le sue patologie che potevano consistere anche in bronchiti, sinusiti, denti da curare che puntualmente mostrava, poi sollevava la camicia per esibire, alla possibile conquista, la cicatrice dell’appendicite tolta o qualsiasi altra cosa.

Ovviamente, si univa alla compilazione della cartella clinica, anche un racconto di sé minuzioso e noioso da non lasciare nulla da scoprire, mio zio appariva a tutte come un tipo noioso scontato e prevedibile fino al midollo e non trovava mai una donna che volesse poi frequentarlo.
Mentre, tempo fa, al telefono con una signora, in nemmeno trenta minuti, io venni a conoscenza di tutta la sua vita, i suoi malanni, le sue sciagure, i suoi conflitti di natura sentimentale, tutto di lei, più che un racconto mi sembrò un supplizio.
Troppi casi potrei raccontare di donne e uomini che annoiano con la loro eccessiva voglia di lamentarsi e vuotare il sacco di ciò che, secondo loro, non va, diventando prevedibili, banali, scontati e pesanti come persone.

Preciso però, caro Carlo, che non esistono in realtà le persone cosiddette “libri aperti”, esistono i libri di cui ciascuno fa conoscere anche in modo esagerato solo le pagine che vuole mostrare.
Esistono dunque persone monotone, petulanti, ripetitive che raccontano eccessivamente delle cose e che ci annoiano ma sappi che sempre qualcosa non ci verrà mai detto.
Tu dici di vivere in simbiosi con tua moglie, eppure non le riveli che vai a prostitute, ad esempio, non sei dunque un libro del tutto aperto ma le mostri le pagine che vuoi, tutti facciamo più o meno così.

Nell’ipotetico libro della vita dovremmo dedicare capitoli al lavoro, alla famiglia, ai figli, al rapporto di coppia, al sesso, ecc.
Se un uomo si sente quasi esclusivamente padre (ad esempio) e non cura una relazione sentimentale, la sua vita è simile ad un libro con ben poche pagine dedicate a tutto il resto.
Se la nostra vita fosse davvero un libro dovrebbe avere dei capitoli dedicati ciascuno ad ogni sfera che ci completa e ci fa stare bene.
Fare le cose insieme, come dici tu, va bene ma non sempre e non vale per tutto, conosco delle coppie che si raccontano tutto e si controllano, si lavano insieme, fanno ogni cosa insieme, esiste un concreto rischio di soffocarsi a vicenda, bruciando il fascino del mistero e quel lato della mente di ciascuno che vuole rimanere segreto.
Si può volere molto bene a qualcuno anche quando, come nel tuo caso, non lo si desidera più sessualmente parlando.

Ho notato però che le donne soprattutto hanno molta reticenza a parlarne, è raro che io venga a sapere di una donna non più desiderata dal marito, piuttosto lo vengo a sapere da altri ma poche donne ammettono di non essere più desiderate dal marito. Magari la tua compagna non accetta del tutto la tua indifferenza verso di lei su certi argomenti ma sappi che è quasi sempre un problema affrontare l’ argomento sesso quando non lo si vive più con una persona, potrebbe venir fuori una conversazione provocatoria con reciproche accuse e/o portare ad una brusca rottura.
Va detto che la seduzione parte dal cervello, sicuramente la voglia di scoprire l’altro è molto eccitante, se questo non accade più con la tua compagna, difficilmente può essere recuperato.
È anche vero che ci sono donne e uomini che, pur parlando molto e raccontandosi ogni volta mille storie ed aneddoti, in realtà non riescono a prevedere o carpire del tutto l’uno il pensiero dell’altro che rimane così sempre un’ incognita per entrambi, piena di fascino, non è il parlare che uccide l’eros.
Una parte di noi è solo nostra e tale deve restare.

“Sorprendimi” è il titolo di una bella canzone ma anche un desiderio molto femminile.
Una carezza, un bacio all’improvviso, uno sguardo complice, una frase carina, tante possono essere le cose che scatenano l’ eros di uomo o di una donna, quando nella coppia, iniziano a mancare, una ad una, manca il condimento di ogni passione.
Probabilmente tu non sorprendi più la tua compagna e viceversa, è un dato di fatto ma non credere alla storia che la tua amata non sappia che tu vai a donne, quasi ogni donna finge di non sapere quando non vuole distruggere un’unione per dei momenti di sesso vissuti altrove.
Quando ami qualcuno, fingi di non sapere, perché il sesso è sempre un argomento delicato che dovrebbe far parte della coppia e, quando manca, si ritiene migliore il silenzio.
Conosci sicuramente il detto: “Occhio non vede, cuore non duole!”
Non entro nei particolari perché non conosco la tua storia dall’inizio ma ti dico di non sentirti sbagliato tu, le relazioni non debbono mai creare colpe a nessuno dei due.

Va detto, caro Carlo, anche che, con il partner si tende a giudicare il sesso, a volerlo spiegare o a viverlo in modo vigile, magari come un dovere da espletare, fino a perdere ogni desiderio.
Non hai idea di quanti corteggiatori mi spiegano il sesso come lo intendono, questa è una caratteristica tipicamente maschile, mi mancano solo quelli che lo illustrano con i disegnini, magari gli uomini pensano di essere più interessanti con la loro prevedibilità e le loro illustrazioni, invece perdono fascino, le donne vivono di sorprese, questo ci differenzia.
Senza sapere che il peggior nemico dell’amore e dell’eros è proprio la presunta saggezza della ragione. L’amore viene per stupirci, vuole trovarci pronti alla sorpresa come i bambini, con gli occhi innocenti, spontanei, senza aspettative. Solo così sapremo godere di tutta la sua magia.
Tra te e la tua compagna è svanita la magia.
Così come l’amore non segue una logica, lo stesso vale per il sesso.

Per inoltrare le domande alla dottoressa Hropich, è possibile anche scriverle un messaggio privato al seguente link:
https://www.facebook.com/La-mia-Posta-del-cuore-104883382245294/

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