RIVAROSSA – La vendita delle azalee della ricerca era prevista nella mattinata e nel pomeriggio di sabato scorso, e nel caso di eccedenza anche la domenica. Ma i volontari non sono stati impegnati per tutto quel tempo: la piantine in dotazione sono andate esaurite nel giro di pochissime ore.
Anche perché un sottile legame unisce le varie iniziative a favore della ricerca (e quindi non solo le azalee ma anche la arance dell’Airc) con la comunità di Rivarossa. «Un legame che inizia nel 2002 – ricorda Giovanni Perrone, in prima linea in queste iniziative di solidarietà – Allora una mia coetanea, Annamaria Gindro, mi aveva chiesto una mano per realizzare un piccoli evento a Rivarossa. All’epoca ero attivo in Pro Loco: avevo accettato senza sapere neppure bene di cosa si trattasse. A fine gennaio mi aveva chiesto se ero ancora disponibile: grazie alla mia risposta affermativa è iniziata un’avventura che prosegue ancora oggi, a vent’anni di distanza.
Dapprima solo con le arance e poi, in occasione della festa della mamma, anche con le azalee. Sempre con l’aiuto di un gruppo di volontari, tra i quali Eleonora. Purtroppo alcuni anni fa Annamaria è scomparsa, proprio a causa di un tumore: da allora il mio desiderio è quello di continuare la sua opera in modo che questo male un giorno possa essere debellato grazie alla ricerca finanziata da quel denaro che in parte proviene anche a Rivarossa». E sabato mattina Perrone e gli altri volontari hanno avuto una visita oltremodo gradita: «La visita di Federica, figlia di Annamaria, con i suoi due bambini – prosegue – Doveroso rivolgerle un ringraziamento come pure è doveroso ringraziate tutti rivarossesi che hanno acquistato la pianta».
A chi ha acquistato ma anche a chi, in vari modi, si è attivata per questa nobile causa: «Come Elisa Fiori, cui va il nostro ringraziamento, che in occasione della Festa della Mamma ha devoluto all’Airc di Candiolo parte del ricavato – aggiunge – O come Pomero e Claudio che con le loro attività ci supportano durante la vendita delle arance». E un grazie anche ad Antonia, Claudio, Giovanni, Federica, Lorenzo, Vanna: i volontari che dedicano parte del loro tempo per portare avanti questa importante gara di solidarietà.
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