BORGARO – È una disciplina un po’ di nicchia, lontana dalla televisioni e dal grande pubblico ma che in quanto a difficoltà, per chi la pratica, e a fascino, per chi ne è spettatore, nulla ha da invidiare ad altri sport più conosciuti. Si chiama tiro con armi storiche ad avancarica, e da oggi almeno a Borgaro è un po’ più conosciuta dal momento che proprio in città vive il campione europeo.
Stefano Caruso, 58 anni, iscritto al Gruppo Alpini borgarese, luogotenente in congedo dopo aver prestato servizio alla caserma Montegrappa di Torino, agli ordini del generale Figliuolo (sì, proprio quello che ha gestito la pratica vaccini) è anche capitano della nazionale italiana di questo sport. E come ogni capitano che si rispetti ha dato il buon esempio, andando a conquistare il titolo di campione europeo.
In una edizione particolarmente complessa, tra l’altro. Perché per le federazioni più piccole, per gli sport “di nicchia”, organizzare una manifestazione importante come un europeo rispettando tutte le misure di sicurezza diventa un problema. E allora il torneo, organizzato dal Mlaic, è andato in scena a distanza. Ogni federazione ha scelto il proprio luogo dove tenere la gara, ovviamente sotto la supervisione di tecnici e atleti di Federazioni vicine.
I punteggi ottenuti sono poi stati inviati alla Federazione Internazionale che, calcolatrice alla mano, ha provveduto a stilare la classifica finale. E sui 449 atleti in gara, per 18 nazioni, su un totale di 1772 prestazioni complessive, la palma del vincitore è andata proprio a lui. Che, comunque, ai trionfi di peso è abituato, avendo già collezionato, tanto per dirne alcuni, quattro ori e un argento all’European Masters Games 2019 di Torino, un argento a squadre nel 2018, uno ai mondiali 2017 e un oro al Grand Prix of Austria 2017. E nella sua bacheca sta preparando il posto anche per un risultato di prestigio da cogliere al prossimo appuntamento: il campionato del mondo di agosto, in Germania: «Spero in un grande risultato. Sarà bello vedere tanti amici a distanza di tempo, vista la pandemia.
È una gara dura ma darò tutto me stesso per portare a Borgaro un’altra medaglia», commenta. A rendergli il doveroso omaggio, in Municipio, il sindaco Claudio Gambino con i consiglieri Paolo Massa e Salvatore Giuseppe Insalaco: «È il primo italiano a vincere questo titolo europeo. Siamo orgogliosi di poter avere tra i nostri concittadini uno sportivo di questo calibro. L’auspicio è di poterci rivedere quanto prima, per festeggiare nuovi traguardi e nuovi allori».