LOMBARDORE – Don Aneto Bogni nasce a Lombardore il 28 dicembre 1890, in località Beltrama. Nel 1915 viene ordinato sacerdote e, dopo aver coperto l’incarico di vice parroco nelle Valli di Lanzo, viene mandato missionario in Brasile: il 31 marzo 1921 fa il suo ingresso a Casca, nel distretto di Guaporè, a circa 250 chilometri dalla capitale Porto Alegre.
Una zona dove forte è l’immigrazione italiana e polacca, con oltre 10mila abitanti distribuiti su un territorio di oltre 500 chilometri quadrati, sprovvisto di ponti e collegamenti, e con poche strade malandate che don Bogni percorre a cavallo per raggiungere i fedeli. Per i quali si trasforma anche in dottore, dal momento che manca ogni forma di servizio sanitario, facendosi mandare da Lombardore medicine e libri di medicina.
Nel 1925, grazie alle offerte raccolte tra la popolazione, benedice la posa della prima pietra della chiesa di Sao Luiz de Casca. Nel 1934 rientra per qualche tempo a Lombardore e quando ritorna a Casca viene accolto con una grande festa: qui rimane ancora per qualche anno prima di essere trasferito in altre zone del Brasile. Proprio a Protasio Alves si spegne l’8 Aprile 1950. Esattamente cinquant’anni dopo quel legame di solidarietà che aveva unito Lombardore a Casca tornava ad essere forte e vitale: «L’idea ci era stata data da un pronipote di don Bogni, e approfittando dell’anniversario della sua scomparsa, il 22 aprile 2000 avevamo sancito il gemellaggio», spiega Diego Maria Bili, allora sindaco di Lombardore.
Un gemellaggio che, da subito, aveva avuto una base concreta: «Proseguendo idealmente quello che era il suo desiderio di aiutare la fasce più deboli, grazie a numerose raccolte di fondi avevamo contribuito alla realizzazione di una scuola per ragazzi portatori di handicap, attiva ancora oggi – aggiunge – Ogni giorno un pulmino raccoglie i ragazzi, li porta a scuola dove, grazie ai laboratori attrezzati con il contributo della popolazione e delle associazioni di Lombardore, realizzano dei piccoli lavoretti la cui vendita serve non sono a sostenere la scuola, ma anche le famiglie dei ragazzi».
Chi ha vissuto quei giorni ricorderà i fondi racimolati grazie alla feste patronali, alle iniziative delle associazioni, alla famosa “Ultima buona azione della lira” e anche alle offerte raccolte in occasione della morte della madre di Bili. Il gemellaggio si era consolidato grazie alle due visite a Lombardore di una delegazione brasiliana (la seconda composta dal solo sindaco e da un accompagnatore, dal momento che le spese di viaggio erano notevoli) e alle tre trasferte della delegazione lombardorese a Casca: «E in quelle occasioni avevamo toccato con mano quanto forte era stato il contributo dato da don Bogni – conclude Bili – visitando non solo le chiese realizzate grazie al suo lavoro, ma anche la tante vie, piazze e scuole che gli sono state dedicate. E ancora oggi, nel ventiduesimo anniversario del gemellaggio, continuiamo a sentirci con il sindaco di Casca e con chi gestisce quella scuola».
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