CASTELLAMONTE – Aria di festeggiamenti oggi a Castellamonte per un traguardo molto speciale. Sono stati infatti celebrati questa mattina, martedì 3 maggio 2022, i 100 anni del Liceo Artistico Felice Faccio, fiore all’occhiello del territorio.
La celebrazione si è tenuta nella sede castellamontese dell’Istituto XXV Aprile Faccio, diretto dal Preside Daniele Vallino, alla quale hanno preso parte il primo cittadino di Castellamonte Pasquale Mazza, l’Assessore all’Istruzione della Regione Piemonte Elena Chiorino, il Vicesindaco di Città Metropolitana Jacopo Suppo e la Consigliera delegata all’istruzione, sistema educativo, rete scolastica della Città metropolitana di Torino, Caterina Greco.
«E’ una giornata importante e storica per il liceo artistico Felice Faccio e sono davvero contento di poterla condividere con tutti i docenti, nuovi e vecchi, con i ragazzi, e con tutti voi. La nostra scuola ha un’indiscussa storia legata all’arte e anche al territorio. Al di là di ciò che la nostra scuola offre non dobbiamo dimenticare che sono rarissime le scuole che hanno il grande prestigio di vivere all’interno di un museo dove sono esposte e conservate sculture e opere dei più grandi artisti che hanno fatto la storia del Faccio. Basti pensare alle opere di Ugo Nespolo esposte proprio accanto a quelle degli allievi, ulteriore motivazione per gli studenti anche nella prospettiva di un impegno maggiore» ha commentato Vallino.
Assente giustificato, perché situazioni contingenti non gliel’hanno permesso, lo storico dirigente del liceo castellamontese Ennio Rutigliano che, attraverso un suo scritto, ha voluto partecipare a questo giorno importante: « Oggi si festeggiano i “100 anni”, ma, non da vetusta signora, in là con gli anni, la mente quasi avulsa dalla quotidianità, no!… essa, si presenta ancora giovane, una fresca comunità piena di idee, pronta a mettersi in gioco e a regalarci, ancora, cose belle, grazie ai suoi studenti e studentesse che ancora oggi vivono gli spazi di questa Scuola e nutrono i nostri occhi e il nostri animi con la loro “ARTE”. Tali obiettivi ottenuti attraverso anni di lavoro, di impegno didattico, culturale, artistico, sono anche il risultato di una sinergia di forze tra la Dirigenza, i docenti, il personale Ata, le aziende presenti sul territorio, gli studenti e le studentesse che, con i propri lavori, dimostrano cosa sono in grado di fare le scuole che appartengono all’istruzione artistica, nate ed istituite come tali. Negli anni della mia Dirigenza ho vissuto varie fasi di questi cambiamenti della scuola, condividendole con i Docenti, con il personale Ata , con gli studenti e le studentesse e con le loro famiglie. Molti cambiamenti li abbiamo fortemente voluti, qualche volta li abbiamo subiti, mai senza animo battagliero però, perché è sempre stata mia convinzione che l’Istituzione Scolastica va sempre salvaguardata in quanto comunità educante radicata al territorio ove è ubicata».
Parole di stima e gratitudine verso ciò che questo Liceo offre ai suoi alunni, dando ad essi la possibilità di esprimere la propria arte, anche attraverso l’atmosfera che si respira all’interno della scuola stessa. Non dobbiamo dimenticare che sono rarissime le scuole che hanno il grande prestigio di vivere all’interno di un museo, perché proprio all’interno dell’istituto castellamontese sono esposte e conservate sculture e opere dei più grandi artisti che hanno fatto la storia del Faccio. Basti pensare alle opere di Ugo Nespolo esposte proprio accanto a quelle degli allievi, ulteriore motivazione per gli studenti anche nella prospettiva di un impegno maggiore.
Con l’occasione sono stati presentati dei punti espositivi che verranno allestiti all’interno della stessa scuola in occasione della 61^ Mostra della Ceramica in programma per il prossimo mese di agosto.
Una storia quella del Faccio che nasce, appunto, più di cent’anni fa. Era, infatti, il marzo del 1920 quando il Consiglio Comunale di Castellamonte decise di impiegare il lascito di un concittadino castellamontese, Felice Faccio, per creare in modo “formale” una scuola professionale istituita poi dallo stesso Re Vittorio Emanuele III.
La Regia scuola d’Arte di Castellamonte iniziò così a crescere e a formare professionisti che seppero unire l’arte al mestiere artigiano, portando la conoscenza dell’arte e della terra rossa di Castellamonte anche al di fuori del territorio.
Si sono susseguiti negli anni insegnanti di prestigio, ma è nei primi anni trenta del novecento che si avvertì davvero un passo in avanti, una svolta. Questo avviene con la direzione della scuola d’arte da parte dello scultore Delfo Paoletti; l’offerta formativa dell’epoca era composta dai corsi per falegnami, falegnami-ebanisti, edili e ceramisti, oltre ai corsi dedicati alle donne come quello di taglio, cucito e ricamo.
Tra il 1935 e il 1940 arrivarono i primi riconoscimenti a livello internazionale e, subito dopo, la guerra, la devastazione alle quali seguì la ricostruzione del Faccio, allora gestita da Enrico Carmassi. Solo nel 1961 avverrà la trasformazione della Scuola d’Arte di Castellamonte in Istituto d’Arte.
Negli ultimi anni, con il riordino dell’istruzione, si è tramutato in liceo artistico e nel 2019 fa parte dell’Istituto XXV Aprile-Faccio di Castellamonte che, proprio quest’anno, ha battuto il suo record personale di iscrizioni per il prossimo anno scolastico.
Il liceo oggi propone ai suoi studenti un biennio comune, dopo di che, offre una triplice scelta di indirizzi da seguire: architettura e ambiente, grafica e design (curvatura design moda e design ceramica).
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