MAPPANO – Mappano, città cardioprotetta. Un obiettivo ambizioso, per il sindaco Grassi e la sua maggioranza. Un percorso lungo, i cui primi passi, però, sono già stati compiuti. E sono stati compiuti grazie a diversi attori e a dolori profondi: grazie all’Amministrazione comunale, per esempio, intenzionata a dare un importante servizio alla cittadinanza. Grazie alla Croce Rossa, grazie ai medici di famiglia (rappresentati dal dottor Stefano Dinatale) che, facendo proprio il desiderio della dottoressa Selena Manfrè, scomparsa giovanissima poche settimane addietro, hanno donato un defibrillatore alla comunità. Grazie ad un nonno coraggioso, nonno Mario, che ha perso un nipote dodicenne proprio per un improvviso arresto cardiaco e che da allora si batte con l’associazione “Cuore e rianimazione” perché certe tragedie non si ripetano più.
«In caso di arresto cardiaco il tempo nel quale intervenire per evitare conseguenze tragiche è molto breve – ha spiegato Riccardo Giuliano, presidente del Comitato Mappanese della Croce Rossa, che ha donato altri due dispositivi alla comunità – In questo senso il defibrillatore può davvero salvare una vita. Secondo le disposizioni, un risultato ottimale è quello di avere un dispositivo ogni mille abitanti: nel caso di Mappano ne serviranno, quindi, nove». «In questa giornata iniziamo ad inaugurare i primi tre defibrillatori pubblici – ha aggiunto il sindaco Grassi – che si vanno ad aggiungere a quelli presenti presso scuole e associazioni». Dispositivi facili da usare (ma ci sono comunque i corsi di formazione della Croce Rossa), che rilasciano la scarica solo quando ne ravvisano la necessità. Dispositivi messi in rete, monitorati costantemente per essere certi che siano sempre in perfetta efficienza e che, quando vengono estratti dalla loro teca, mandano un segnale alle forze dell’ordine che possono accorrere in tempi brevi in quella postazione, laddove, cioè, qualcuno ha bisogno di aiuto.
Al momento i dispositivi sono stati posizionati nei luoghi dove abitualmente si registra una maggiore aggregazione di persone, e quindi in piazza Don Amerano, proprio davanti al Palazzo Comune; alla Casa della Salute di via Rivarolo (dove operano già due medici e un pediatra, e prossimamente dovrebbe essere attivato anche un Punto Prelievi e un consultorio) e alla Casa delle Associazioni di strada Cuorgnè.