CUORGNE’ – Mercoledì ha suonato per l’ultima volta la campanella nella scuola media G. Cena. La stessa che, dal 1973 ha scandito le attività di docenti e alunni che si sono susseguiti nei decenni e che da giovedì, dopo le vacanze pasquali, per i ragazzi della scuola secondaria suonerà nei nuovi locali dell’ex istituto salesiano.
Tutto questo perché a fine mese inizieranno le opere di demolizione che cambieranno per sempre quell’angolo della città.
«Mercoledì sono iniziate le operazioni di trasloco e sono già stati spostati gran parte degli arredi, anche se ci sono ancori tutti gli scatoloni con i libri attrezzature varie, tutta la dotazione che è della scuola. L’ultima campanella di mercoledì è stata un’emozione diversa ed unica per me, e per la maggior parte dei cuorgnatesi, che hanno frequentato proprio quella scuola. Tanti sono stati i docenti che hanno vissuto l’intera carriera proprio in quel plesso che è aperto dall’anno scolastico 1973-74, quindi sono quasi cinquant’anni di storia» ci racconta una commossa Giovanna Cresto, sindaco di Cuorgnè.
Il 27 aprile aprirà il cantiere di demolizione che avverrà in modo graduale e per materiali: dai sanitari ai vetri, alle porte e man mano si inizierà a vedere la scuola cadere. A demolizione ultimata si partirà con il tracciamento della nuova struttura.
«Il progetto della nuova scuola è stato approvato già dalla precedente amministrazione anche se noi stiamo cercando di apportare dei correttivi perché, soprattutto per quanto riguarda l’ingresso principale, era posizionato proprio di fronte strada e non era molto molto sicuro. Già la viabilità in quel punto non è già delle migliori, per cui stiamo apportando proprio delle variazioni, per quello che è possibile chiaramente. Ovviamente il progetto non può essere stravolto perché è un progetto definitivo ed esecutivo, quindi quello rimane. Il nuovo istituto dovrebbe sorgere nel giro di due anni perché il capitolato prevede lavori per 440 giorni anche se, come si sa, potrebbero intervenire nel mezzo delle sospensioni, anche in vista al momento storico che stiamo vivendo dove reperire le materie prime non è semplice e i costi sono triplicati. Molte ditte, infatti, con l’aumento dei prezzi tendono a tirarsi indietro e non vogliono più fare il lavoro. Il progetto è comunque un progetto in cemento armato quindi dovrebbe risultare più vantaggioso perché se si fosse trattato di un prefabbricato sicuramente ci sarebbe stata una maggiorazione dei prezzi» ha concluso il sindaco.
Un altro cantiere in partenza che si aggiunge agli altri altri che sono partiti in queste settimane in quel di Cuorgnè.